Pubblicità
Testata

Mercoledì 16 gennaio 2019 ‐ San Tiziano

"Quota 100", nel 2019 potrebbero raddoppiare le domande di pensione






La previsione è comunicata dalla Cisl. Roffarè: «Bene la maggiore flessibilità pensionistica, ma serve più coraggio su discontinuità lavorative».

Iscriviti alla Newsletter

Ascolta il testo

Con la riforma prevista dalla Legge di stabilità in provincia di Belluno, nel 2019, potrebbero raddoppiare le domande di pensione. Stiamo parlando dell’ormai famosa "Quota 100". Dalla Cisl di Belluno-Treviso fanno sapere che alla riapertura dopo le festività natalizie gli accessi agli uffici dei patronati Inas Cisl del territorio sono aumentati del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La richiesta rivolta agli operatori è sempre la stessa: la verifica della posizione contributiva per capire se, sulla base dei nuovi parametri previsti dalla Legge di stabilità, si sono raggiunti i requisiti per andare in pensione. E, stando ai dati diffusi oggi dalla Cisl Belluno Treviso, sulle base della riforma voluta dal Governo giallo-verde, il numero di domande di pensione potrebbe raddoppiare rispetto al 2018.


Pubblicità

«La Legge di stabilità prevede la possibilità di andare in pensione con "Quota 100", cioè sommando 62 anni di età e 38 di contributi. È fondamentale valutare tutti gli aspetti del proprio percorso lavorativo e previdenziale per effettuare la scelta migliore», spiega Stefano Gris, responsabile dell’Inas Cisl di Belluno. «Per accedere, però, saper fare la somma non sarà sufficiente».

In questi giorni sono moltissimi i cittadini che si stanno rivolgendo al patronato della Cisl per capire se possono andare in pensione con il nuovo meccanismo. Dall’inizio dell’anno, gli accessi delle persone che chiedono la verifica della posizione contributiva sono già aumentati del 20%. «Siamo a disposizione di tutti coloro che vogliono saperne di più di "Quota 100"», prosegue Gris. «Per tutte le persone che si rivolgono a noi confezioniamo uno studio personalizzato della posizione contributiva, per verificare la soluzione pensionistica più conveniente e per inoltrare la domanda di pensione».

Gli uffici dell’Inas hanno già effettuato un monitoraggio degli estratti contributivi dei lavoratori che si sono rivolti all’Inas negli ultimi mesi per capire l’effettiva portata della riforma: in provincia di Belluno sono ben 346 i lavoratori già inseriti nei database dell’Inas che quest’anno matureranno i requisiti necessari per andare in pensione secondo i nuovi parametri. Se si tiene conto che complessivamente nel 2018 sono stati 400 i lavoratori che hanno presentato domanda di pensionamento tramite il patronato Cisl, è evidente che con "Quota 100" il numero delle persone che potranno lasciare il lavoro nel corso dell’anno appena iniziato è destinato a raddoppiare.

«"Quota 100" è sicuramente un passo avanti da noi auspicato e rivendicato per una maggiore flessibilità pensionistica ai lavoratori», sottolinea il segretario generale aggiunto della Cisl Belluno Treviso Rudy Roffarè. «Serve però maggior coraggio in quanto chiediamo il riconoscimento dei 41 anni di contributi, il riconoscimento delle discontinuità lavorative come il lavoro di cura delle donne e i periodi non lavorati dai giovani e maggior sostegno alla previdenza integrativa. Tuttavia, come sempre, la Cisl sta nel merito delle questioni e con la competenza del nostro patronato Inas Cisl siamo pronti a dare tutto il supporto necessario affinchè i nostri iscritti e utenti abbiano risposte corrette e veloci».


Leggi gli altri titoli di oggi.

Iscriviti alla Newsletter





Home
L’Amico edizione digitale
L’Amico su Facebook  
L’Amico su Twitter  
Le foto dell’Amico su Flickr  
L’Amico su YouTube  
L’Amico su Instagram  
Abbonamenti
Pubblicità
Privacy




Copyright © 2000-2019 L'Amico del Popolo S.r.l.
Piazza Piloni 11, 32100 Belluno
Tel. +39 0437 940641, Fax +39 0437 940661
Email redazione@amicodelpopolo.it
P.Iva/C.F. 00664920253