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Mercoledì 16 gennaio 2019 ‐ San Tiziano

Belluno, Biblioteca sempre più alto






Il bilancio 2018 mostra numeri in crescita. Con la rigenerazione urbana triplicheranno gli spazi e servirà più personale.

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Utenti e presenze in crescita, così come i prestiti, le attività e il patrimonio, librario e non. E questo nonostante un organico che, negli ultimi dieci anni, si è praticamente dimezzato, e il periodo che, si sa, per la cultura non è dei più facili. La "filosofia" praticata dalla Biblioteca civica di Belluno è ben precisa: il servizio dato all’utente non deve subire contraccolpi. E la relazione su quanto realizzato nel 2018 ne è una dimostrazione concreta.


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Lo dicono i numeri: lo scorso anno gli spazi di Palazzo Crepadona hanno totalizzato circa 45 mila presenze; i nuovi iscritti ammontano a 612 (402 adulti e 210 ragazzi), il +2,3% rispetto al 2017; 28.598 i prestiti totali (20.698 adulti e 7.468 ragazzi), anche in questo caso in aumento, dell’1,4%, se confrontato con il dato di due anni fa. Significativo pure il numero degli interprestiti, cresciuti del 3,4% e arrivati a un totale di 1.083 (di cui 969 provinciali, 64 nazionali, 2 internazionali, 44 document delivery). «Il servizio bibliotecario continua a essere molto richiesto», ha confermato il direttore della Biblioteca civica, Giovanni Grazioli. «In un decennio il personale è passato da 10 a 5 unità. Ci siamo trovati nelle condizioni di dover ridurre gli orari di apertura, ma i servizi resi all’utente non ne hanno risentito. Anzi, sono andati crescendo».

Basta guardare la relazione di 12 pagine in cui sono riportati tutti gli eventi e attività culturali del 2018: almeno una dozzina al mese e sugli argomenti più svariati. A costo zero, visto che i relatori hanno accettato di dare il proprio contributo a titolo gratuito. «C’è di tutto, dalla geologia alla storia contemporanea», ha fatto notare Marco Perale, assessore alla cultura del Comune di Belluno. «Un’ulteriore conferma che essere una biblioteca non significa solo lavorare per la tutela e la conservazione dei beni culturali, come stabilisce la normativa, ma anche valorizzare questo patrimonio. E la Civica lo fa molto bene». Perale ha fatto riferimento all’attività di digitalizzazione dei documenti: nel catalogo in linea si è arrivati a 116.640 mila, con un incremento di 4.372 unità nel 2018 (+2% sul 2017). «Un lavoro certosino iniziato negli anni Novanta», hanno fatto presente Grazioli e Perale, «che consente oggi di garantire una copertura nel catalogo on line del 90% di quanto posseduto dalla Biblioteca». La biblioteca digitale, dal canto suo, conta 151.857 immagini. C’è poi il progetto «Nuova Biblioteca Manoscritta», che ha permesso di digitalizzare, appunto, i manoscritti. «Questo è un modo non solo per renderli accessibili a tutti», ha spiegato Grazioli, «ma anche per favorirne studio, valorizzazione e conservazione: consultare documenti antichi, siano essi libri, opuscoli, periodici o manoscritti, non solo risulta difficile perché in archivi e biblioteche ci sono locali dedicati alla loro consultazione che necessitano di autorizzazioni, in genere hanno orari limitati, personale e regole a sé stanti, quando non siano addirittura inaccessibili. Consultare questi materiali significa anche rischiare di mettere in pericolo la loro integrità, visto che i documenti antichi sono stati sottoposti a molteplici fruizioni nel corso dei secoli e conservati in condizioni non idonee».

La Biblioteca civica di Belluno possiede in totale 138.067 documenti. Un numero che considera anche cd, dvd, audiolibri, fotografie. «Nel piano di rigenerazione urbana, come noto, c’è anche Palazzo Crepadona», ha ricordato Perale. «A lavori ultimati gli spazi della Biblioteca passeranno dagli attuali 1.000 mq a 3.000. Questo implicherà anche la necessità di personale in più. Intanto siamo impegnati nello studio degli aspetti legati al trasloco». Almeno fino a giugno il cantiere non aprirà, ma si crea già il problema di trovare una collocazione, durante il periodo di lavori, per i servizi della Biblioteca e le altre attività che usufruiscono della Crepadona, come la rassegna «Oltre le vette».

«Dobbiamo mettere in conto che ci sarà un disagio per almeno un anno e mezzo/due anni», ha riflettuto Perale, «ma poi i cittadini potranno contare su spazi completamente rinnovati. Durante il periodo necessario per le opere gli spazi per lo studio verranno comunque mantenuti e stiamo cercando di trovare una collocazione. Stesso discoro per la Biblioteca dei ragazzi, che potrebbe essere ospitata alla Gabelli, al Parco Città di Bologna. Per gli accessi ai libri antichi, stiamo studiando diverse ipotesi, così come per tutto il resto del patrimonio». Il Comune resta in attesa delle notizie che arrivano da Roma e spera di sapere al più presto quando il cantiere potrà prendere il via.

«La Civica di Belluno (che nel 2018 ha potuto contare sui 61.500 euro stanziati a bilancio dal Comune, ndr) è a tutti gli effetti una biblioteca provinciale», ha fatto notare Grazioli. «Il 30% degli iscritti proviene da altri comuni della provincia di Belluno. Un dato a dir poco significativo». Ci sono anche delle novità: a grande richiesta, è arrivata la borsa in tela della Biblioteca civica di Belluno.


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