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Lunedì 21 gennaio 2019 ‐ S. Agnese

Accordo Regione-Terna, interramenti anche nel Bellunese






Tra Auronzo e Cortina e tra Polpet e attraversamento del Piave. Oggi la firma a Venezia.

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Collegamento interrato tra Auronzo e Cortina e razionalizzazione della media Valle del Piave, con cavo tra la stazione elettrica di Polpet e l’attraversamento del fiume Piave. Questi i due interventi relativi al territorio della provincia di Belluno inseriti nel protocollo d’intesa siglato oggi, lunedì 21 gennaio, tra Regione del Veneto e Terna. L’accordo prevede una serie di opere, per quasi un miliardo di euro, di cui il gestore dell’infrastruttura si farà carico per migliorare il sistema elettrico regionale. I due enti firmatari si impegneranno ad adottare le più avanzate modalità di collaborazione, che prevedono una stretta e piena partecipazione delle amministrazioni locali e della popolazione nella definizione delle azioni e degli interventi necessari sui vari territori.


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Sono quattro in totale gli interventi di sviluppo della rete elettrica regionale: la razionalizzazione della linea Venezia-Padova, con l’interramento dell’elettrodotto a 380 kV Dolo-Camin, per un investimento di oltre 400 milioni, il riassetto dell’alto Bellunese con un nuovo collegamento interrato tra Cortina d’Ampezzo e Auronzo di Cadore già pianificato, con il collegamento che dovrebbe entrare in vigore entro il 2021; la razionalizzazione della media Valle del Piave con cavo interrato tra Polpet e l’attraversamento del fiume Piave; la stazione elettrica di Volpago (Treviso) con 26 km di nuovi cavi interrati e 51 di demolizioni (nessuna correlazione con l’interconnessione Italia-Austria né con Trasversale in Veneto».

Le reazioni non si sono fatte attendere. «È una giornata storica per il Veneto e i veneti», ha detto. l’assessore regionale allo sviluppo economico e all’energia Roberto Marcato. «Credo che questo accordo farà scuola anche per le altre regioni. Apriamo una strada nuova e straordinaria. Abbiamo raggiunto dei risultati fin qui impensabili. L’interramento dell’elettrodotto Dolo-Camin, ad esempio, era un sogno, una battaglia che avevo iniziato da molti anni. Vederlo oggi realizzato è davvero una cosa meravigliosa».

«Un grande risultato e grossi investimenti anche per quanto riguarda il Bellunese», ha evidenziato l’assessore regionale all’ambiente e alla specificità di Belluno Gianpaolo Bottacin, presente stamattina alla firma. «Tra i punti importanti di questo accordo ci sono infatti il progetto di riassetto della rete elettrica della Media Valle del Piave che prevede l’interramento del cavo elettrico dalla nuova stazione di Polpet sino a prima dell’attraversamento del fiume Piave, che preoccupava per l’aeroporto di Belluno, e il riassetto della rete elettrica nell’Alto Bellunese, con la realizzazione di un collegamento elettrico tra Cortina ed Auronzo di Cadore interamente in cavo interrato. Con questo accordo Terna ha confermato che il progetto della stazione elettrica di Volpago e la razionalizzazione della rete esistente (che prevede 26 km di nuovi collegamenti in cavo interrato e la demolizione di 51 km di linee aeree) non è in nessun modo correlato con l’interconnessione tra Italia ed Austria, facendo venir meno altri motivi di preoccupazione in questo senso».

«Nel complesso», ha concluso Bottacin, «siamo di fronte ad una sostanziale svolta: si passa da un approccio basato sul cavo aereo ad un approccio che ragiona in termini di interramento. Questo fa ben sperare anche per i prossimi interventi. Mentre per i cavi aerei esistenti la prevista creazione di corridoi verdi intorno ai tralicci nelle aree boscate è assolutamente importante perché garantisce maggior sicurezza, visto quanto è successo con il recente maltempo di fine ottobre, ma anche con il grande incendio boschivo scoppiato a Taibon Agordino, che potrebbe essere stato innescato proprio dalla caduta di un albero sui cavi elettrici. Quella dei corridoi verdi sarà una sperimentazione unica in Italia e in Europa, portata avanti insieme ai servizi forestali della Regione. Ancora una volta il Veneto si dimostra all’avanguardia».

Positivo anche il commento del deputato bellunese del Movimento 5 Stelle Federico D’Incà. «Personalmente ho seguito la problematica dell’interramento dei 4 chilometri che sono il collegamento tra Polpet e il passaggio sul Piave e accogliere così le richieste del territorio», ha dichiarato. «In questi mesi il dialogo con Terna si era ancora di più intensificato, soprattutto dopo l’alluvione del 29 e del 30 ottobre con le mie richieste e quelle del vice premier Di Maio di mettere in sicurezza i cavidotti bellunesi. Ritengo che sia un’ottima soluzione che risponde alle esigenze dei cittadini e del Comune di Belluno. In questo modo si risolve una problematica che vedeva comitati ed enti locali in contrapposizione con Terna. Credo che sia la prosecuzione di un nuovo percorso che porterà ad altre importanti novità per il territorio bellunese sull’adeguamento dei sistemi di trasmissione di energia elettrica ad alta tensione. Chiaramente faremo il possibile perché Terna porti ulteriori modifiche nel caso fossero necessarie».

«Sono state accolte le nostre osservazioni», ha messo in risalto il sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini. «Una pagina importante per le nostre comunità. Ora si passi velocemente alla fase esecutiva. Abbiamo già perso molto tempo».



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