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lunedì 6 Gennaio 2025,

Post ”Vaia”, il consiglio di Bacino punta alla sostituzione di tutte le prese d’acqua

L'assemblea si è riunita oggi e, oltre al nuovo regolamento d'utenza e alle nuove tariffe, ha approvato la delibera con cui impegna la Regione a intercedere presso lo Stato per l'attivazione di una linea di finanziamento per interventi di manutenzione straordinaria. Si parla di 10 milioni di euro.

Approvati il nuovo regolamento d’utenza del servizio idrico integrato e le nuove tariffe. I 34 sindaci riuniti oggi, giovedì 28 marzo, nell’assemblea del consiglio di Bacino “Dolomiti Bellunesi” hanno detto sì all’articolazione che va a sostituire quella elaborata nel 2004, ai tempi in cui i Comuni trasferirono a Bim Gsp la gestione dell’acqua in provincia. «Al nuovo regolamento stavamo lavorando dall’autunno scorso, quando la prima bozza era stata portata nelle varie riunioni di vallata, in accordo e in dialogo con il gestore», ha sottolineato Maria Teresa De Bortoli, presidente del consiglio di Bacino. «Il documento finora in uso risaliva a 16 anni fa. Nel frattempo il sistema idrico provinciale è stato interessato da numerosi cambiamenti e la rivisitazione si rende necessaria per rispondere ed essere in linea con le più recenti normative».

Prima di arrivare alla stesura definitiva, la bozza del documento è stata condivisa con i sindaci e anche con il Comitato consultivo degli utenti del servizio idrico integrato. Quest’ultimo ha avanzato delle precise richieste, che sono state accolte dal consiglio di Bacino. «Nelle tante pagine del regolamento ci sono alcuni aspetti che coinvolgono in modo diretto i Comuni», ha evidenziato dopo la votazione da parte dell’assemblea Guido Mattera, presidente del Comitato. «Un caso specifico è quello delle morosità. Con il nuovo regolamento Bim Gsp è autorizzata a sospendere l’erogazione dell’acqua alle utenze morose. Visto il periodo di grande crisi, abbiamo chiesto che ci siano alcuni passaggi in più, vale a dire che, prima di togliere l’acqua dai rubinetti, vengano informati il Comune di residenza della persona che non paga le bollette, il consiglio di Bacino e il Comitato degli utenti. Un modo per verificare le motivazioni che vi sono dietro il mancato pagamento».

Un altro aspetto evidenziato dal Comitato è quello del bonus idrico. «La nostra preoccupazione è che se ne tenga poco conto e che ne vadano a usufruire meno famiglie di quelle che ne avrebbero diritto» ha aggiunto Mattera. «Molto positivo, d’altro canto, quanto previsto sul tema degli indirizzi automatici, tanto più che viviamo in una provincia in cui le emergenze sono quotidiane. Nel nuovo regolamento l’aspetto è stato chiarito ulteriormente e non possiamo che esserne soddisfatti».

Il nuovo tariffario d’utenza è stato approvato come atto separato, «in quanto è passibile di aggiornamenti diversi», ha precisato la De Bortoli, «a scadenze più ravvicinate in ragione di una maggiore flessibilità operativa». Le tariffe sono rimodulate per agevolare le famiglie numerose, il mondo del commercio e dell’artigianato e le industrie. Aumentate, con provvedimento retroattivo (a partire dal 1° gennaio 2018), le tariffe per le utenze domestiche non residenti e per quelle rurali. Previsto poi che anche i Comuni paghino l’acqua consumata negli edifici a uso pubblico.

Nel corso dell’assemblea a Palazzo Piloni si è parlato anche di dissesto idrogeologico e delle pesanti ripercussioni che il territorio provinciale ha subito a causa della tempesta “Vaia”. «Ci sono famiglie che, in alcune aree, sono senza acqua potabile da quel terribile 29 ottobre scorso, ossia da cinque mesi», ha ricordato la De Bortoli. «Come consiglio di Bacino, abbiamo dunque pensato alla possibilità di uno stanziamento pari a 10 milioni di euro per la sostituzione di tutte le prese d’acqua». A tal proposito, quella approvata dai sindaci è stata una delibera non decisionale, ma di indirizzo. «Con la presa d’atto di oggi andiamo a rivolgere alla struttura commissariale della Regione del Veneto, presieduta da Luca Zaia, oltre che all’assessore Gianpaolo Bottacin, richiesta di attivazione di una linea di finanziamento per la straordinaria manutenzione delle prese d’acqua», ha fatto presente il direttore, Giuseppe Romanello. In buona sostanza, la Regione dovrà intercedere presso lo Stato. «C’è un piano nazionale sul dissesto idrogeologico redatto dal governo», ha aggiunto Romanello. «La presidente del consiglio di Bacino ha contattato la Regione per capire se potranno essere realizzati interventi aggiuntivi rispetto a quelli già previsti dall’ente gestore. Interventi in una logica di prevenzione, per evitare che, in caso di eventi atmosferici estremi come quelli di ottobre dello scorso anno, gli utenti debbano subire i disagi che, purtroppo, conosciamo». In territorio provinciale le sorgenti sono circa 350. Per la sistemazione di tutte le prese d’acqua la cifra preventivata è di 10 milioni di euro. «Non si tratterebbe certo della risoluzione in toto dei problemi», ha commentato la De Bortoli, «ma dell’inizio di un percorso». I sindaci presenti si sono detti favorevoli. I primi cittadini di Gosaldo e di San Vito di Cadore, Giocondo Dalle Feste e Franco De Bon, hanno anche sollevato la necessità di mettere in preventivo interventi sulle vasche d’accumulo.

All’ordine del giorno dell’assemblea anche il trasferimento della gestione del servizio idrico integrato, per il Comune di Sappada, da Bim Gsp alla società Cafc di Udine. «Il percorso prevede alcuni passaggi societari», ha evidenziato Romanello, «e sarà operativo dal 1° gennaio 2020. Non ci sono ancora previsioni economiche. Sappiamo che Gsp non introiterà più i soldi degli utenti sappadini ma, nel contempo, non dovrà neppure sostenere i costi della realtà comunale passata in Friuli Venezia Giulia».

Sul fronte rinnovi, la De Bortoli ha ricordato che con il 1° aprile scade il mandato del Comitato istituzionale del consiglio di Bacino da lei presieduto. «Vista la viciannza delle elezioni amministrative», ha fatto presente, «che quest’anno coinvolgono praticamente la metà dei Comuni bellunesi, traghetteremo la struttura fino a giugno, quando ci sarà la nomina del nuovo comitato».

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