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sabato 23 Novembre 2024,

Sap: «Bene per Questura e Commissariato di Cortina, male per la Stradale»

Il Sindacato autonomo di Polizia soddisfatto per i 25 nuovi poliziotti che arriveranno in provincia, ma deluso che non sia stato previsto qualche rinforzo anche per la Polstrada.

Il Sap (Sindacato autonomo di Polizia) di Belluno informa che arriveranno in tre scaglioni i 25 nuovi poliziotti che sono stati previsti tra Questura di Belluno e Commissariato di Cortina: 2 nel prossimo luglio, 5 a dicembre e 18 ad aprile 2020 (8 saranno giovani agenti di prima nomina). «Siamo finalmente riusciti a far comprendere ai vertici ministeriali che anche a Belluno era necessaria un’inversione di tendenza, se si vuole davvero garantire sicurezza ai cittadini», si legge nella nota diffusa dalla Segreteria provinciale del Sap. «Belluno è un’isola felice rispetto ad altre realtà, ma è innegabile che ciò che è oggi non è più da tempo ciò che era ieri».

Con questi nuovi arrivi – prosegue il Sap – si potrà iniziare piano piano a colmare il deficit di organico frutto delle scellerate politiche del passato, fatte di tagli lineari e blocco del turnover che hanno letteralmente debilitato l’apparato della sicurezza. Un blocco che ha portato l’organico della Questura da 153 unità nel 2010 alle 139 di oggi. Con questi nuovi arrivi – continua il Sap – si potrà riprendere un minimale controllo del territorio a Cortina, oggi praticamente assente. Basti pensare che nel 2018, su 1460 servizi di Volante previsti (ovvero 4 al giorno e cioè 1 per turno) ne sono stati effettuati 317. Da gennaio 2019 ad oggi su 604 ne sono stati effettuati 116. L’organico del Commissariato dalle 32 unità del 2010 è passato alle 27 attuali.

Con questo potenziamento il deficit di organico – spiega ancora il Sap – oggi pari a 49 unità tra Questura e Commissariato scenderà quindi a 24, ma il vero dato uscirà dopo la proiezione dei pensionamenti, oggi non noti, che interesseranno il 2020.

«Nel ribadire la nostra odierna soddisfazione – sottolinea il Sap bellunese – auspichiamo che l’attuale Esecutivo continui ad investire in sicurezza, con ulteriori piani di assunzioni che consentano di giungere a breve medio termine ai limiti minimi fissati dal Dipartimento ad ottobre scorso alla presenza del sottosegretario all’Interno on. Nicola Molteni, ovvero 168 unità di organico per la Questura e 47 unità per il Commissariato di Cortina».

Alla soddisfazione per l’incremento di organico di Questura e Commissariato, si contrappone la delusione e l’amarezza del Sap per l’ennesimo nulla di fatto per la Polizia Stradale che non avrà rinforzi. «Da giugno 2010 ad oggi -spiega il Sap – la Polizia Stradale bellunese (Sezione di Belluno e Distaccamenti di Feltre e Valle di Cadore) ha perso 16 unità, ovvero quasi il 25% della forza: 10 unità in meno a Belluno, 5 a Feltre, 1 a Valle di Cadore. Con l’attuale organico la Polstrada di Belluno, nell’ordinario, riesce a garantire il servizio su due turni anziché su cinque. L’età media dei pattuglianti è sempre più elevata: 50 anni a Belluno, 51 a Feltre e 46 a Valle di Cadore. Con questi numeri non si riesce più a garantire una continua presenza sul territorio e non di rado capita che per la concomitante assenza della Polizia Locale e della Polizia Stradale, a rilevare un sinistro stradale sia l’unica Volante presente su strada; sempre più unica se consideriamo anche recenti ed imprevedibili defezioni del Radiomobile dei Carabinieri».

«Per poter continuare a garantire un doveroso e necessario servizio alla collettività – conclude il Sap bellunese – servono rinforzi quanto prima. Auspichiamo pertanto possa essere rivisto il piano dei potenziamenti ora previsto. Tramite la Segreteria nazionale chiederemo nuovamente al Dipartimento di voler destinare nell’immediato qualche unità anche alla Sezione di Belluno, rammentando ancora una volta che per il Bellunese l’ultimo trasferimento ordinario in entrata per il ruolo agenti/assistenti è datato aprile 2012, un agente a Valle di Cadore. L’attenzione per la Polizia Stradale di questa provincia non può continuare ad essere nulla».

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