«Accogliamo con grandissima soddisfazione la decisione del Cio che ha assegnato a Cortina e Milano l’organizzazione delle Olimpiadi invernali del 2026. Il merito per aver portato al successo questa candidatura va condiviso tra tutti gli attori, ma un ringraziamento speciale va senza dubbio al Comitato promotore e agli operatori di Cortina che ci hanno creduto fin dal primo momento». Il deputato veneto Roger De Menech – si legge nella nota diffusa dall’ufficio stampa dello stesso De Menech – fu il primo a lanciare la candidatura delle Olimpiadi delle Dolomiti, con una partnership tra le Province di Belluno, Trento e Bolzano nell’ottobre del 2017 dopo la rinuncia del Tirolo e di Innsbruck. «Come avevamo ipotizzato, il Comitato Olimpico Internazionale ha colto l’opportunità di Cortina di organizzare i giochi olimpici con un bassissimo impatto ambientale e con strutture già largamente rinnovate o nuove a seguito dei Mondiali di Sci 2021». «Adesso», afferma De Menech, «lavoriamo perché quelli del 2026 siano effettivamente dei giochi olimpici in montagna e per la montagna, caratterizzati dall’unicità delle Dolomiti».
«Il successo della candidatura di Cortina e Milano per l’organizzazione dei Giochi Olimpici del 2026 è prima di tutto una vittoria dei sindaci delle due città, della loro determinazione e della grande capacità che hanno avuto di coinvolgere i soggetti del territorio per una candidatura che mette insieme due eccellenze italiane: il polo milanese, vera realtà europea in Italia e le Dolomiti, montagne uniche al mondo e patrimonio Unesco». È il commento del deputato bellunese Roger De Menech dopo la scelta di Milano e Cortina come sede dei Giochi 2026. La candidatura, per De Menech, ha convinto i delegati del Cio anche e soprattutto sotto il profilo della sostenibilità ambientale. «Ora serve uno sforzo comune anche da parte del governo nazionale e della Regione Veneto perché tutti gli impegni e le promesse vengano rispettati».
«L’assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 a Cortina e Milano rafforzerà i legami tra due territori che già oggi hanno sinergie fortissime e interessi comuni», afferma il segretario veneto del Partito democratico Alessandro Bisato. «È una grande opportunità per i nostri territori. Sono convinto che riusciremo a organizzare dei giochi molto innovativi dal punto di vista della sostenibilità ambientale e in grado di rafforzare le relazioni tra il Veneto e la Lombardia, due regioni con un rapporto secolare e con crescenti interessi comuni. Il che significa, ovviamente, che determinate infrastrutture non potranno essere messe in archivio. È una grande sfida, mi aspetto che il governo italiano e le regioni sappiano coglierla, esattamente come lo hanno fatto le due città protagoniste».
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