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lunedì 15 Dicembre 2025,

Trasporto pubblico, solo servizi essenziali fino al 25 marzo

Si va dalla soppressione dei servizi urbani di Pieve di Cadore, Auronzo e Feltre, alla riduzione del servizio del capoluogo; ridotte anche alcune linee extraurbane.

La Provincia di Belluno ha recepito la proposta di revisione del programma di esercizio di Dolomiti Bus, a seguito dell’ordinanza della Regione Veneto. Si va dalla soppressione dei servizi urbani di Pieve di Cadore, Auronzo e Feltre, alla riduzione del servizio del capoluogo; ridotte anche alcune linee extraurbane.

«Si tratta di una misura necessaria, in questo momento», spiega il presidente della Provincia, Roberto Padrin. «L’ordinanza emessa dal governatore del Veneto prevede infatti una riduzione anche rilevate del trasporto pubblico locale, mantenendo il livello di servizi essenziale. Come abbiamo già detto più volte in questi giorni, servono un po’ di pazienza e di spirito di adattamento, per superare l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Sono certo che possiamo contare sulla collaborazione di tutti gli utenti del servizio di trasporto. Da parte mia, ringrazio Dolomiti Bus per la disponibilità e la professionalità dimostrata anche questa volta nel predisporre in tutta fretta un programma di esercizio che garantirà comunque un servizio funzionale ai bellunesi. L’azienda si impegna a garantire la sanificazione dei mezzi e il rispetto delle distanze di sicurezza di almeno un metro tra gli utenti. Grazie anche agli autisti che garantiscono sempre un servizio efficace e puntuale».

Il nuovo programma entra in vigore già nella giornata di oggi, sabato 14 marzo, con la soppressione anche dei servizi festivi dell’urbano di Belluno e dell’extraurbano da domani, domenica 15 marzo. Il nuovo programma resterà attivo fino al 25 marzo (salvo diversa indicazione).

Per quanto riguarda il servizio urbano di Belluno, nei giorni feriali sarà ridotto alle sole tre linee che solitamente venivano utilizzate per il festivo: Linea Lilla-Gialla (Giazzoi-Bolzano-ospedale-via Dante-Castion); Linea Rossa (Mier-ospedale-piazza V. Emanuele-Cavarzano-Fiammoi); Linea Verde (Bes-Mussoi-piazza V. Emanuele-via V. Veneto-Safforze); con orario dalle 7 alle 19 e frequenza ogni 60 minuti (anziché ogni 30). È comunque garantito il collegamento con il centro città dai quartieri e dalle frazioni più popolate, dall’ospedale e dalla zona commerciale di Baldenich, Veneggia e Safforze.

Sono soppressi gli altri servizi urbani: Pieve di Cadore, Auronzo e Feltre.

Per il servizio extraurbano (dal lunedì al venerdì), vengono mantenuti invariati gli attuali collegamenti solo per le zone industriali più rilevanti: Luxottica Agordo, Luxottica Sedico e Villanova di Longarone. Sarà possibile l’attivazione di corse multiple per garantire la distanza di sicurezza a bordo.

Viene proposto dal lunedì al sabato un programma di corse minimo che collega solo i centri più rilevanti della provincia: Linea 13 Belluno-Sedico-Santa Giustina-Feltre; Linea 20 Belluno-Limana-Trichiana-Mel-Lentiai-Feltre; Linea 9 Belluno-Ponte nelle Alpi-Longarone-Calalzo; Linea 30 Calalzo-Pieve di Cadore-Borca-San Vito-Cortina; Linea 31 Calalzo-Domegge-Lozzo-Auronzo; Linea 33 Calalo-Santo Stefano-Sappada; Linea 37 Belluno-Ponte nelle Alpi-Farra d’Alpago-Puos d’Alpago.

Tutte le altre località non vengono servite. Per quanto riguarda le autolinee atipiche, vengono mantenute in servizio, fino a diversa comunicazione dei committenti, le corriere dei dipendenti di Fedon, Marcolin e Luxottica, al pari delle autocorse sostitutive del servizio ferroviario.

«L’emergenza conoravirus e le ripetute ordinanze da parte di Governo e Regione», sottolinea l’amministratore delegato di Dolomiti Bus, Natalia Ranza, «richiedono un intervento importante volto al contenimento della diffusione dei virus anche limitando i servizi di trasporto pubblico al collegamento dei nodi essenziali e conformemente ai livelli di mobilità attuali fortemente ridotti dalle disposizioni emanate dalla presidenza del Consiglio dei ministri e in particolare dal Dpcm 11 marzo 2020 che impone forti restrizioni alla mobilità. La riduzione del servizio, oltre a garantire i livelli di sicurezza attuali, garantisce anche la continuità futura del trasporto pubblico sia preservando i conducenti da inutili esposizioni, sia sostenendo l’equilibrio economico del servizio compromesso dal pesante calo dell’utenza. Dal punto di vista organizzativo la riduzione del servizio verrà assorbita dall’azienda Dolomiti Bus tramite un piano ferie come peraltro previsto dalle Dpcm stesso, oltre che con l’utilizzo ove possibile, per quanto riguarda il personale di terra, dello smart working».

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