Belluno °C

domenica 24 Novembre 2024,

Covid-19, i farmacisti: «Norme univoche e più tutele dal rischio contagio»

Il gruppo Farmacie Rurali d’Italia lancia un appello alla politica affinché si assumano decisioni urgenti sulla distribuzione dei medicinali e si doti la categoria, il cui lavoro è fondamentale sempre e di vitale importanza in questo momento, dei dispositivi necessari alla protezione individuale.

Ascolta l'audio dell'articolo:

In giornate già difficili, ai rischi del contagio a cui sono sottoposti i professionisti dietro il bancone, si aggiungono gli ostacoli di una distribuzione dei medicinali non uniforme in Italia, macchinosa e che va semplificata dando modo alle farmacie di distribuire tutte le tipologie di farmaci e dare la possibilità al cittadino di trovare il farmaco “sotto casa”. Il gruppo Farmacie Rurali d’Italia lancia un appello alla politica affinché si assumano decisioni urgenti sulla distribuzione dei medicinali e si doti la categoria, il cui lavoro è fondamentale sempre e di vitale importanza in questo momento, dei dispositivi necessari alla protezione individuale.

Il grido d’aiuto si legge nella lettera che i farmacisti hanno inviato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al capo del Dipartimento di Protezione civile Angelo Borrelli. «Oggi il tema della distribuzione uniforme, omogeneo, uguale per tutti e centralizzata nelle farmacie, dei medicinali diventa una necessità per la salute pubblica», scrive il gruppo Farmacie Rurali d’Italia. «In un momento di estrema emergenza, infatti, la categoria quotidianamente deve vedersela con il problema legato ai farmaci distribuiti solo dalle farmacie ospedaliere, chiuse al pomeriggio e nei giorni festivi, e con l’inghippo delle ricette dematerializzate, non utilizzate dalle guardie mediche».

E poi il rischio Covid 19, a cui giornalmente sono sottoposti i farmacisti, «soldati in prima linea senza le armi necessarie a combattere una battaglia che ora appare impari. I dpi, introvabili per i cittadini, sono un miraggio anche per la categoria che lavora a contatto con la popolazione indossando guanti da cucina, lembi di magliette elasticizzate adattati a mo’ di mascherine e spesso non ha nemmeno il gel igienizzante a sufficienza per assicurare la propria protezione».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *