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Anche il Cai Bellunese ha deciso di scendere in campo per dare il proprio sostegno alla sanità provinciale, impegnata nella dura lotta contro il coronavirus. «Siamo editori della rivista “Le Dolomiti Bellunesi”, che raggruppa tutte le 18 sezioni della provincia», spiega Sergio Chiappin, presidente della sezione di Belluno, «e abbiamo deciso di donare i 5 mila euro di ricavato agli ospedali bellunesi, facendo un versamento sul conto corrente aperto di recente dall’Ulss 1 Dolomiti».
Ma ci sono state anche altre sezioni del territorio bellunese che, in modo autonomo, hanno deciso di fare delle donazioni: quella di Feltre ha devoluto 2 mila euro all’Ulss Dolomiti; la sezione di Agordo ne ha donati mille al conto corrente della Regione del Veneto. «Inoltre, tutte le sezioni cadorine (Pieve, Calalzo, Vigo, Domegge, Lorenzago, Lozzo, Auronzo, Val Comelico, Cortina, San Vito) hanno organizzato una raccolta fondi», fa presente ancora Chiappin, «ed è stata raggiunta la cifra di 3.200 euro, devoluta al Cai di Bergamo, in segno di vicinanza a una delle località più tragicamente colpite dall’epidemia Covid-19». Una donazione che ha voluto essere anche un modo per ricambiare il grande aiuto che il Club Alpino Italiano aveva portato alle popolazioni cadorine e bellunesi dopo il disastro di Vaia. Martina Reolon
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1 commento
Franco Piacentini
Ottima iniziativa… La grande sensibilità umana del CAI si manifesta concretamente nella solidarietà e nell’aiuto alle persone, soprattutto nelle situazioni più difficili. Anche questa “donazione” è la riprova della fratellanza di chi va in montagna, di chi vive o frequenta le Terre Alte. Buona salute.
Saluti cordiali da Franco Piacentini, socio SAT CAI Trento.