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lunedì 15 Dicembre 2025,

Infortunio sul lavoro operatore di Veneto Strade, la denuncia della Filt Cgil

Alessandra Fontana: «Da anni chiediamo all’azienda e alla proprietà, alla Regione Veneto, un piano straordinario di assunzioni: ad oggi in Provincia abbiamo avuto solo 6 assunzioni negli ultimi dieci anni, insufficienti anche solo a coprire il turn over normale di un anno di lavoro».

«Saranno le autorità ad accertare le cause e la dinamica dell’infortunio. A noi oggi invece spetta denunciare, ancora una volta, come le condizioni di lavoro non consentano più ai lavoratori di svolgere la propria attività quotidiana in sicurezza, come il blocco delle assunzioni abbia ormai ridotto il personale ai minimi termini: i km di strade rimangono sempre gli stessi ma i lavoratori continuano a calare». Alessandra Fontana, segretaria generale della Filt Cgil di Belluno, interviene in merito ai fatti di mercoledì 3 giugno, quando in comune di Quero Vas un operatore di Veneto Strade è stato vittima di un incidente durante lo svolgimento delle proprie mansioni.

L’uomo, classe 1962, del luogo, mentre manovrava la barra falciante per lo sfalcio dell’erba è stato colpito al volto da uno dei fermi di sicurezza che si è sganciato accidentalmente dal macchinario. L’operatore ha riportato un trauma facciale con una ferita lacero/contusa e la frattura del naso ed è stato giudicato guaribile in 25 giorni dal personale sanitario del Pronto soccorso dell’ospedale di Feltre, dove è stato trasportato dall’ambulanza giunta sul posto.

«Ancora un infortunio sulle strade, per le strade. Ancora un lavoratore, una tuta arancione ferita durante la propria attività in strada. Proprio mentre torna alla ribalta il tema della necessità delle grandi infrastrutture, sulle nostre strade “ordinarie” i lavoratori continuano a infortunarsi», denuncia Fontana. «Da anni chiediamo all’azienda e alla proprietà, alla Regione Veneto, un piano straordinario di assunzioni: ad oggi in Provincia abbiamo avuto solo 6 assunzioni negli ultimi dieci anni, insufficienti anche solo a coprire il turn over normale di un anno di lavoro. Prima dell’emergenza Covid avevamo sottoscritto un protocollo con il riconoscimento dell’assunzione di 14 persone (tra strada e uffici) nel bellunese nel 2020. Seppur ancora insufficiente rappresentava comunque un segnale di attenzione per la viabilità bellunese. Oggi tutto è sospeso e gli operatori su strada, in attesa del riconoscimento del loro status di gravosi per il pensionamento, continuano ad infortunarsi. Non è più rinviabile l’adozione di un vero piano industriale per la viabilità bellunese, con un progetto straordinario di assunzioni negli anni che garantisca la sicurezza di tutti sulle strade e che permetta una reinternalizzazione di tutte quelle attività che sempre più vengono esternalizzate negli appalti».

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