Si è conclusa verso le 16.30 di oggi, domenica 6 dicembre, l’evacuazione degli ospiti della casa di riposo di Puos d’Alpago, dopo l’allagamento che ha interessato la struttura la notte scorsa. Tutti i 76 anziani, covid negativi, sono stati accolti in strutture del territorio (40 nella Rsa Marmarole di Pieve di Cadore dove è stato inviato anche il personale della casa di riposo di Puos, 14 in ospedale a Feltre, 12 nella Rsa di Ponte nelle Alpi, 4 nella Rsa di Santa Croce, 2 in ospedale a Pieve di Cadore e 4 a domicilio dai familiari). Da segnalare anche la disponibilità data dalla casa di riposo di Pedavena, non utilizzata.
I mezzi inviati dal Coordinamento regionale emergenza urgenza (Creu), coordinati dalla Centrale Suem 118, sono stati 32. Oltre agli equipaggi dell’Ulss Dolomiti hanno collaborato ai trasferimenti le associazioni: Vola, Croce Rossa Italiana Belluno, Eva Alpago, Croce Verde Marca, Protezione Civile Mareno, ESAM, Croce Azzurra, Croce Bianca Montebelluna, Croce Verde Marcon, Prealpi soccorso, Protezione Civile Casale, Croce Rossa Mestre, Treviso, Mareno, Venezia, Noale.
«Ringrazio tutti per il grande impegno e il risultato ottenuto in breve tempo in condizioni di difficoltà elevatissime», ha detto il Direttore generale dell’Ulss, Adriano Rasi Caldogno, «ancora una volta il coordinamento dell’emergenza e la grande disponibilità di operatori e volontari hanno permesso di gestire la situazione con tempestività e attenzione alle persone».
Le operazioni erano iniziate all’alba con la regia della Protezione Civile, presente da subito sul posto con l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, quando è stata assunta la decisione di trasferire gli ospiti del Centro servizi. Per massima sicurezza e per assicurare la miglior assistenza, l’Ulss ha attivato un coordinamento coinvolgendo il Creu della Regione del Veneto, la Centrale Suem 118, i distretti, le direzioni mediche e le strutture territoriali per raccogliere le disponibilità e organizzare i trasferimenti, riscontrando grande collaborazione a tutti i livelli.
Il direttore sanitario dell’Ulss Dolomiti, Giovanni Maria Pittoni, raggiunto poi dal direttore dei servizi sociali Gian Antonio Dei Tos, in accordo con la direzione della struttura e con il supporto di un coordinatore inviato dal Creu ha eseguito un triage, individuando per ciascun ospite la miglior sede di accoglienza in base alle condizioni cliniche e avendo cura di ridurre al minimo i disagi.
Le direzioni mediche e distrettuali hanno organizzato l’accoglienza negli ospedali e nelle strutture territoriali. Da sottolineare anche la grande disponibilità dei vari centri di servizio nell’accogliere gli ospiti.
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1 commento
michele
Solo per ricordare che c’eravamo anche noi, CROCE VERDE MESTRE