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lunedì 15 Dicembre 2025,

Il 17 marzo mammografia gratuita: Longarone in prima linea per la prevenzione

In Piazza IX Ottobre arriverà la clinica mobile. Ali Chreyha: «La campagna è rivolta alle donne tra i 35 e i 49 anni».

Una corretta prevenzione può salvare la vita. Quello al seno è il tumore più diffuso e rappresenta la seconda causa di morte per cancro tra le donne nei paesi occidentali. La prevenzione è fondamentale per individuare una neopalsia al sensonella sua fase iniziale, così da poter garantire un’ampia possibilità di guarigione. Parliamo oggi di un 90% di sopravvivenza qualora si riesca a intervenire grazie a una diagnosi precoce. «”La salute è il primo dovere della vita”. Facendo nostro questo celebre aforisma di Oscar Wilde, come assessorato ai servizi sociali e sanità del Comune di Longarone abbiamo inteso contribuire alla campagna di sensibilizzazione alla prevenzione, rivolgendoci alle nostre concittadine», sottolinea il medico e vicesindaco, noncheè assessore a servizi sociali, sanità e trasporti, Ali Chreyha. «Il Comune di Longarone promuove la campagna, la cultura della prevenzione per sconfiggere definitivamente il tumore alla mammella, il quale, nonostante una costante e progressiva diminuzione della mortalità, continua a essere un problema da non sottovalutare».

E così Longarone ha deciso di essere partner dell’iniziativa proposta da Welfare Care: in tutta Italia donne di età compresa tra i 35 e i 49 anni che abitano nel comune che aderisce alla campagna di prevenzione avranno la possibilità di effettuare gratuitamente una mammografia o un’ecografia presso la clinica mobile. A Longarone arriverà il 17 marzo, dalle 8 alle 18, in Piazza IX ottobre 1963 (di fianco al supermercato Super W). «Una clinica mobile di 14 metri, attrezzata con tecnologie di alto livello e personale qualificato, dove sarà possibile sottoporsi ad ecografia o mammografia gratuitamente, grazie all’associazione “Prevenzione è Vita”», dice ancora Chreyha.

Per partecipare alla visita, è sufficiente prenotarsi tramite la pagina dell’evento dedicata all’interno del sito di Welfare Care (https://www.welfarecare.org/un-nuovo-appuntamento-con-la-prevenzione-mercoledi-17-marzo-2021-a-longarone-bl/) e presentarsi 10 minuti prima del proprio appuntamento per l’accettazione con la documentazione stampata e già compilata e la propria tessera sanitaria. Per aderire al meglio all’iniziativa e nel rispetto delle nuove disposizioni ministeriali relative l’emergenza Covid-19, le visite alle pazienti saranno suddivise in fasce orarie selezionabili nel momento della prenotazione.

In Italia il cancro al seno colpisce una donna su otto, con circa 50.000 nuovi casi ogni anno (in Veneto circa 4.600 casi/anno in progressivo aumento). La Regione Veneto è una delle aree europee che presenta uno dei maggiori tassi di incidenza per questa neoplasia. La prevenzione attraverso la mammografia permette la diagnosi precoce del tumore che, se diagnosticato tempestivamente, guarisce. La probabilità di guarire di carcinoma della mammella è direttamente correlata alla precocità della diagnosi, riducendo l’invasività delle cure e degli interventi chirurgici.

«Gli screening mammografici hanno ottenuto una riduzione del 20% della mortalità specifica per cancro al seno nelle donne di età compresa tra i 50-74 anni grazie all’esecuzione della mammografia in due proiezioni ogni due anni», continua il vicesindaco di Longarone. «Dati di letteratura consolidati consigliano di abbassare l’età delle donne ai 45 anni. Infatti lo screening della Regione parte dai 45 anni in su, escludendo le donne al di sotto di questa età, malgrado la neoplasia sia presente in una percentuale abbastanza significativa nella fasca d’età tra i 25 e i 45 anni. Per questo motivo abbiamo aderito allo screening dell’associazione “Prevenzione è Vita” che mira ad arruolare le donne escluse dello screening ufficiale».

La prognosi dipende dalla biologia del tumore e dalle dimensioni dello stesso al momento della diagnosi. Per questo è importante la prevenzione. Considerando tutte le neoplasie, l’efficacia delle campagne preventive e delle terapie innovative determina un complessivo aumento del numero delle persone vive dopo la diagnosi, circa 3,6 milioni. Almeno un paziente su quattro (quasi un milione di persone) è tornato ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale e può considerarsi guarito. Un altro dato importante è quello relativo alla riduzione complessiva dei tassi di mortalità stimati nel 2020 rispetto al 2015: sono in diminuzione sia negli uomini (-6%) che nelle donne (-4,2%), grazie ai progressi ottenuti nella diagnosi e nei trattamenti.

Martina Reolon

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