L’opposizione è andata all’attacco e l’amministrazione che guida il Comune di Auronzo di Cadore ha così deciso di fare il punto sulla situazione dello stadio del ghiaccio. In una nota alla stampa il sindaco Tatiana Pais Becher rigetta fermamente l’accusa che parla di degrado e abbandono della struttura, ritenuta «strumentale e volta unicamente ad aizzare sterili polemiche». Di seguito le quattro puntualizzazioni del sindaco.

«Lo stadio del ghiaccio di Auronzo è una struttura che ormai ha 40 anni e nell’ultimo decennio tutte le amministrazioni che si sono susseguite hanno dovuto affrontare varie problematiche di sicurezza che ne hanno comportato la relativa chiusura; l’ultima volta il problema della piastra di raffreddamento ad ammoniaca era stata affrontata proprio dall’Amministrazione precedente, con la struttura che era stata chiusa poiché non in linea con le normative. Due volte inoltre si era tentato di inserire il palaghiaccio nei finanziamenti Odi, senza che la richiesta andasse a buon fine».

«L’attuale Amministrazione Comunale ha ottenuto, all’interno dei fondi del 2019 per gli interventi post Vaia, la cifra di 100.000 euro per il rifacimento della copertura che era stata in parte danneggiata dall’evento calamitoso di fine ottobre 2018. Durante l’intervento di manutenzione della copertura, mai effettuato in 40 anni, sono emerse delle criticità e la ditta esecutrice ha evidenziato che per la sicurezza della struttura si sarebbe resa necessaria una seconda campagna di verifica e tesatura dei bulloni delle strutture metalliche della copertura, intervento fondamentale per poter procedere alla verniciatura della stessa».

«A seguito della pandemia Covid 19 e dei vari Dpcm che si sono susseguiti la struttura è stata chiusa, non essendoci le prerogative per aprirla al pubblico. Le precipitazioni nevose eccezionali hanno poi contribuito a causare un ulteriore ritardo nell’avanzamento dell’intervento di messa in sicurezza della copertura, che verrà completato entro fine maggio».

«Nel frattempo la Giunta comunale ha finanziato altri due interventi inerenti lo stadio del ghiaccio: l’acquisto di una nuova rolba, per l’importo di 95.000 euro, e il rifacimento dell’impianto elettrico, per la somma di 75.000 euro, dopo l’incendio che si era sviluppato durante il mercatino dell’antiquariato l’estate scorsa. Inoltre la struttura è stata anche proposta da Sindaco e Assessore allo sport, in due riunioni in Regione Veneto e in un incontro con il Presidente del Coni Malagò, come campo di allenamento in vista delle Olimpiadi 2026».

In conclusione, la nota evidenzia «come il Comune di Auronzo abbia sempre dimostrato vicinanza e sostenuto le società sportive locali, basti pensare che all’U.S. Tre Cime l’utilizzo dello stadio del ghiaccio è sempre stato concesso tramite il pagamento di un canone ridotto di 12,50 Euro all’ora, che risulta essere il 10% della cifra che gli altri stadi del ghiaccio della Provincia chiedono alle società sportive per le ore ghiaccio». E infine una precisazione sulla nuova struttura comunale del Pala Tre Cime, la palestra inaugurata nel 2019: «la struttura non versa in alcuno stato di abbandono, ma è stata utilizzata regolarmente durante l’anno scolastico per le lezioni di attività motoria degli studenti delle scuole auronzane. Le attività che le associazioni sportive erano solite effettuare in palestra sono state sospese esclusivamente a causa delle normative Covid 19, fatto peraltro comune a tutte le palestre d’Italia».

L’attuale Amministrazione, «insignita al Coni del titolo di Town Europea dello Sport 2021, ha molto a cuore il sostegno delle attività sportive e la realizzazione di impianti all’avanguardia, prevedendo un finanziamento per il 2021 di 250.000 euro per il rifacimento di un campo di tennis e per il rifacimento dell’illuminazione del campo di calcio “Rodolfo Zandegiacomo”, che lo renderà omologato per le partite serali di squadre di professionisti, oltre alla realizzazione del nuovo impianto di irrigazione e drenaggio dello stesso».