O prevedere meno studenti a scuola in presenza, oppure autorizzare una maggiore capienza sui mezzi di trasporto. Secondo il consigliere provinciale Dario Scopel, e non solo secondo lui, non ci sono altre alternative per evitare assembramenti, visto che la carenza di autobus da adibire al servizio del trasporto scolastico non verrebbe colmata neppure ricorrendo al settore privato.
Spiega Scopel, in previsione delle riaperture previste dal 26 aprile: «Tutti auspichiamo il ritorno dei ragazzi a scuola in presenza al 100%, c’è però da tenere presente che in questo momento all’interno dei mezzi di trasporto pubblico vi è una capienza ridotta la 50% e questo è un problema non facilmente risolvibile, non ci sono infatti mezzi a sufficienza, neppure se andiamo a utilizzare il settore privato, che possono soddisfare questa situazione. Questo in provincia di Belluno come anche in regione Veneto».
«Per questo a nostro avviso – conclude Scopel – la necessità è quella di aumentare la capienza dei mezzi all’80% oppure, in maniera molto più prudenziale, mantenere una didattica in presenza al 75% e una capienza dei mezzi al 50%».
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