L’occhialeria italiana nel 2020 rispetto al 2019 ha registrato un crollo del 26% nell’export di montature, occhiali da sole e lenti, che valgono circa il 90% della produzione nazionale, con un segmento in fortissima sofferenza che è quello degli occhiali da sole (-27%). Il crollo dell’export ha portato con sé un calo della produzione del 22,6%. Le prospettive? Giovanni Vitaloni, presidente di Mido e di Anfao (l’associazione nazionale degli occhialieri), dice che bisognerà aspettare il 2022 per tornare ai livelli pre-covid, perché il primo semestre 2021 segnerà una crescita del 10% sul 2020 ma pur sempre a -30% sul 2019 e solo nel secondo si affacceranno i segnali chiari di recupero. Se ricomincia la mobilità internazionale ricomincerà la vendita di occhiali. E questo dipenderà da un fattore importante: l’avanzata delle vaccinazioni.
L’occhialeria italiana, insomma, va così al Mido digitale 2021 che si svolgerà dal 5 al 7 giugno: con una sostanziale tenuta nel numero delle aziende (860) e degli addetti (18mila occupati, stabili grazie anche alla cassa integrazione) ma con tanto, tanto bisogno di ripresa. I segnali sono buoni, Usa e Cina sono ripartiti e se ripartono loro riparte tutto, speriamo sia vero, speriamo sia presto.
D’altra parte, sarà comunque un mondo diverso. E all’occhialeria italiana la nuova situazione dovrebbe anche far gioco: «Il ben fatto avrà ancora più importanza e questo dovrebbe favorire i nostri produttori», ha detto Vitaloni alla conferenza stampa virtuale di presentazione del Mido, «non saremo più quelli di prima, vale per le aziende ma vale anche per Anfao e Mido. Le traiettorie che seguivamo nel 2019 sono state stravolte, bisogna riconsiderarle completamente. Ma questo consente anche di innovare, molte cose positive non sarebbero successe se non ci fosse stato quello che abbiamo vissuto, insieme con le tragedie».
Come sarà Mido 2021? Web, «on life», ci scherzano quelli di Mido. Lo ha spiegato a tutto il mondo in conferenza stampa Cristian Fiorot, che ha curato la piattaforma digitale di Mido 2021. «Va in scena con un’edizione eccezionale», si legge negli annunci ufficiali, «l’appuntamento a giugno rispetto alle consuete date di febbraio e la prima volta virtuale, con un nuovo format a 360° che garantirà un’esperienza innovativa, grazie alla nuova piattaforma che debutta il 28 maggio. Il tutto, in attesa dell’edizione in presenza che riporterà la meraviglia a Rho Fiera, dal 12 al 14 febbraio 2022».
«Avremmo voluto stupirvi con una nuova edizione da record di presenze», aggiunge il presidente Vitaloni, «invece vi sorprendiamo con un nuovo format straordinario, un evento immersivo, un’esperienza di “evento diffuso”: tutto il mondo non potrà essere a Milano quindi Mido va in tutto il mondo. Una formula che consente a tutti di esserci e che ci permette di salvaguardare due nostre caratteristiche fondamentali: l’internazionalità e le concrete opportunità di business. Abbiamo concepito il Mido virtuale e la piattaforma come punti di snodo cruciali per mantenere e far crescere, in un momento tanto complesso, uno dei settori più strategici per l’economia globale».
Una parola è tornata, quasi ossessiva, nella presentazione: emozionare. Dura, farlo via web. Ma Mido ci proverà perché l’emozione è forse la cifra più importante del business dell’occhiale.
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