Si apre sabato 18 dicembre al Palazzo delle Contesse di Mel, il primo degli appuntamenti di approfondimento previsti per la mostra «Tra Preistoria e Medioevo. Ritrovamenti archeologici dal territorio di Mel, Trichiana e Lentiai» promossa dall’Amministrazione comunale di Borgo Valbelluna in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso, i Musei Civici di Belluno e il Museo Civico di Feltre. La conferenza di apertura inizierà alle 20.30, nella sala convegni del Palazzo delle Contesse di Mel e con l’occasione sarà possibile visitare la mostra «Tra Preistoria e Medioevo. Ritrovamenti archeologici dal territorio di Mel, Trichiana e Lentiai» che estende l’orario di apertura pomeridiano sino alle 20.30 (info: www.museomel.it).
Il primo appuntamento dedicato alla preistoria sarà con lo studioso Carlo Mondini degli Amici del Museo di Belluno, che tratterà le più antiche frequentazioni del territorio di Borgo Valbelluna esponendo come questo specifico areale, collocato strategicamente tra l’alta pianura trevigiana e la fascia montana bellunese, rappresentasse un ampio territorio condiviso dagli antichi cacciatori-raccoglitori preistorici attraverso lo sfruttamento delle risorse economiche che poteva offrire: la caccia e la selce, ovvero la materia prima utilizzata per i propri strumenti.
Le tracce delle prime frequentazioni umane, seppur sporadiche, ci riconducono all’uomo di Neanderthal, in un periodo compreso fra i 40.000 e i 150.000 anni fa; più evidenti sono i segni della presenza degli abili cacciatori mesolitici risalenti a circa 11.000-8000 anni dal presente e dei loro presumibili accampamenti e bivacchi di caccia stagionali situati sia nei dintorni di Sant’Antonio Tortal che di Col Moscher sul monte Garda.
Ma è con la fine dell’età Neolitica, circa 6000 anni dal presente, che si assiste, come del resto su tutto l’arco alpino italiano, al primo vero processo di colonizzazione stabile del vallone bellunese che trova origine in una progressiva migrazione di genti e di comunità agro-pastorali che provenienti dai limitrofi territori dell’alta pianura e collinari trevigiani, attraverso i passi e valichi dislocati sui crinali prealpini si riversano, si attestano o discendono lungo i dolci versanti prealpini compresi fra Trichiana, Mel e Lentiai, aree che rappresentano con i loro ritrovamenti archeologici, il cuore di questo importante fenomeno.
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