«La prospettiva di un intervento tale da comportare l’isolamento dell’intero Comelico si prospetta come una seconda, letale pandemia sia a livello economico che sociale».
Paolo Doglioni, presidente di Confcommercio Belluno, insieme a Davide Zandonella Necca e Roberto Battaglia, delegati dell’Associazione per Comelico Superiore e Santo Stefano di Cadore hanno maturato questa convinzione dall’incontro tenutosi ieri sera, martedì 14 dicembre, con Alessandra Buzzo, Alfredo Comis e l’ingegner De Bettin, «persone intensamente legate al territorio comeliano alle quali hanno chiesto ragguagli tecnici, procedimentali e anche storici afferenti il collegamento a rischio di chiusura. È stato importante per noi confrontarci con chi ha profonda conoscenza dell’intera vicenda legata al tunnel, alle plurime chiusure che hanno comportato negli anni gravi disagi per le comunità locali e lo sviluppo dell’economia, specie quella turistica». «Per questo», afferma il presidente Doglioni, «ringrazio i nostri interlocutori per averci dato gli elementi utili a comprendere al meglio la situazione e capire come muoverci per contribuire a sciogliere questo nodo che può diventare mortale».
I dirigenti di Confcommercio, che nell’occasione erano assistiti dal direttore provinciale Dal Poz e dal responsabile del Polo Cadore Marco Genova, hanno quindi ribadito la volontà di mettersi in gioco per sostenere una soluzione capace di coniugare unitarietà a livello politico amministrativo con soluzioni tecniche concrete e praticabili. «Sulle soluzioni, lavoreremo insieme», conclude Doglioni. «Quello che però va evitato da subito è l’isolamento del Comelico: le soluzioni di contenimento esistono e vanno applicate. Se la situazione fosse di reale pericolo, sarebbe irreale che l’interruzione del servizio sia stata differita senza ragione».
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