L’ultima settimana (dal 10 al 16 gennaio) la provincia di Belluno ha fatto registrare un ulteriore incremento delle positività al covid. I nuovi casi rilevati – ha informato oggi l’Ulss Dolomiti – sono stati 3.954 (+874 rispetto alla settimana precedente), con un conseguente tasso di incidenza settimanale di 1.981 nuovi casi su 100 mila abitanti, ben più alto della settimana prima quando era stato di 1.543, ma lievemente inferiore all’incidenza nazionale (2.058 nuovi casi su 100 mila abitanti). Oggi in provincia gli attualmente positivi sono 7.519.
Sempre nel periodo 10-16 gennaio sono stati una quarantina i Comuni bellunesi che hanno fatto registrare un’incidenza superiore a 1.000 e 4 (Sospirolo, Perarolo, Calalzo e Danta) anche superiore a 2.000.
Nello stesso periodo i nuovi casi di positività al covid si sono collocati prevalentemente nelle fasce d’età centrali (25-64 anni) e in quella iniziale (0-14 anni).

Nella settimana dal 10 al 16 gennaio è stato confermato anche il trend relativo alle percentuali di contagi tra vaccinati e non vaccinati, con ulteriore evidenza del potere protettivo della vaccinazione non solo sulla casistica grave, ma anche sul rischio di infezione (rischio che viene contenuto, ma non azzerato, per cui è sempre importante, anche per i vaccinati, usare le mascherine, evitare gli assembramenti, igienizzarsi le mani).
In particolare il rapporto tra nuovi positivi vaccinati sulla popolazione vaccinata con terza dose è stato di 4,5 casi ogni 1.000 abitanti, mentre il rapporto tra nuovi positivi non vaccinati sulla popolazione non vaccinata è stato di 28,4 casi ogni 1.000 abitanti.

Per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri, attualmente i pazienti covid positivi sono 57 dei quali 6 in terapia intensiva, 39 in area non critica (dei quali 4 ricoverati per un motivo diverso dal covid) e 12 nell’ospedale di comunità di Feltre.
Da segnalare in particolare che il 100% dei ricoverati covid positivi in terapia intensiva non è vaccinato e che il 52% dei pazienti covid positivi ricoverati in area non critica e in ospedale di comunità non è vaccinato (inoltre la maggior parte delle persone ricoverate vaccinate ha ricevuto la seconda dose più di cinque/sei mesi fa).
L’Ulss Dolomiti ha anche informato che dal 10 al 16 gennaio sono stati somministrati altri 15 trattamenti con monoclonali dal reparto di Malattie Infettive di Belluno (per un totale di 284 dosi complessive). Inoltre sono stati prescritti tre trattamenti con Molnupiravir, un farmaco antivirale orale il cui utilizzo è indicato entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi in pazienti che presentano particolari fattori di rischio tra cui l’obesità, l’insufficienza renale cronica, il diabete etc. La durata del trattamento, che consiste nell’assunzione di 4 compresse (da 200 mg) 2 volte al giorno, è di 5 giorni.
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