Le Olimpiadi invernali di Pechino 2022 sono state ufficialmente dichiarate chiuse oggi nel corso della cerimonia finale dei Giochi tenutasi nello stadio olimpico della capitale cinese. Il testimone ora passa a Milano e Cortina che organizzeranno l’edizione invernale del 2026. Il passaggio di consegne è avvenuto dopo che la bandiera olimpica è stata ammainata dal pennone posto all’interno dello stadio. Dopo averla sventolata il sindaco di Pechino l’ha ceduta al presidente del Cio che a sua volta l’ha consegnata ai sindaci di Milano e di Cortina, Giuseppe Sala e Gianpietro Ghedina che l’hanno sventolata insieme (è la prima volta che la consegna avviene a due sindaci perché è la prima volta che l’Olimpiade viene organizzata da due città insieme).
Nell’occasione è stato proiettato un video di una decina di minuti in cui è stato presentato l’ambiente che ospiterà di Giochi del 2026 con immagini suggestive che hanno giocato sul contrasto tra la grande città che è Milano, con i con i suoi grattacieli e le guglie del Duomo, e la neve e le guglie che caratterizzano le Dolomiti che fanno da contorno a Cortina d’Ampezzo.
Il passaggio della bandiera è stato vissuto come «un momento decisamente e profondamente emozionante» dal presidente del Veneto, Luca Zaia, che ha fatto presente che «adesso inizia il viaggio vero e proprio che ci proietta verso il 2026 con le Olimpiadi di Milano-Cortina».
«Ci aspetta un grande lavoro da parte dei tecnici, dei volontari, del mondo delle istituzioni e dello sport per dar vita a delle grandi Olimpiadi invernali – ha aggiunto Zaia – c’è molta aspettativa su questo progetto di Cortina e noi veneti abbiamo una grande opportunità: il tutto non deve prescindere dal fatto che ci deve essere una comunità attorno a questo progetto che tifi per esso. Ora avanti tutta, pancia a terra, per lavorare per il grande obiettivo del 2026… una grande responsabilità nei confronti del mondo dello sport, della comunità internazionale e dei veneti».
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