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domenica 24 Novembre 2024,

La bandiera olimpica consegnata ai sindaci di Milano e di Cortina

«Un momento emozionante», l’ha definito il presidente del Veneto, Luca Zaia, all’interno della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali di Pechino.

Le Olimpiadi invernali di Pechino 2022 sono state ufficialmente dichiarate chiuse oggi nel corso della cerimonia finale dei Giochi tenutasi nello stadio olimpico della capitale cinese. Il testimone ora passa a Milano e Cortina che organizzeranno l’edizione invernale del 2026. Il passaggio di consegne è avvenuto dopo che la bandiera olimpica è stata ammainata dal pennone posto all’interno dello stadio. Dopo averla sventolata il sindaco di Pechino l’ha ceduta al presidente del Cio che a sua volta l’ha consegnata ai sindaci di Milano e di Cortina, Giuseppe Sala e Gianpietro Ghedina che l’hanno sventolata insieme (è la prima volta che la consegna avviene a due sindaci perché è la prima volta che l’Olimpiade viene organizzata da due città insieme).

Nell’occasione è stato proiettato un video di una decina di minuti in cui è stato presentato l’ambiente che ospiterà di Giochi del 2026 con immagini suggestive che hanno giocato sul contrasto tra la grande città che è Milano, con i con i suoi grattacieli e le guglie del Duomo, e la neve e le guglie che caratterizzano le Dolomiti che fanno da contorno a Cortina d’Ampezzo.

Il passaggio della bandiera è stato vissuto come «un momento decisamente e profondamente emozionante» dal presidente del Veneto, Luca Zaia, che ha fatto presente che «adesso inizia il viaggio vero e proprio che ci proietta verso il 2026 con le Olimpiadi di Milano-Cortina».
«Ci aspetta un grande lavoro da parte dei tecnici, dei volontari, del mondo delle istituzioni e dello sport per dar vita a delle grandi Olimpiadi invernali – ha aggiunto Zaia – c’è molta aspettativa su questo progetto di Cortina e noi veneti abbiamo una grande opportunità: il tutto non deve prescindere dal fatto che ci deve essere una comunità attorno a questo progetto che tifi per esso. Ora avanti tutta, pancia a terra, per lavorare per il grande obiettivo del 2026… una grande responsabilità nei confronti del mondo dello sport, della comunità internazionale e dei veneti».

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