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lunedì 15 Dicembre 2025,

Approvato dal Consiglio dei ministri il disegno di legge a sostegno della montagna

Il provvedimento, proposto dal ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini (nella foto), interviene in particolare nei seguenti settori: sanità, scuole, servizi di telefonia mobile e accesso a internet, incentivi agli imprenditori agricoli e forestali, misure fiscali di favore per le imprese montane “giovani”, misure denominate «Io resto in montagna».

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha approvato oggi, giovedì 10 marzo, in esame preliminare, il disegno di legge «Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane». Nel darne notizia con un comunicato la Presidenza del Consiglio dei ministri spiega che «il provvedimento introduce misure organiche finalizzate a favorire lo sviluppo economico e la ripresa di tanti territori che avranno l’opportunità di diventare sempre più una risorsa per il Paese. Il ddl, inoltre, si pone l’obiettivo di contrastare lo spopolamento della montagna italiana, raccogliendo in un testo unitario e sistematico interventi normativi per la riduzione delle condizioni di svantaggio dei Comuni montani».

Dopo aver specificato che «il disegno di legge regolamenta l’individuazione dei Comuni montani e disciplina i parametri ulteriori per accedere agli incentivi e ai sostegni previsti», il comunicato precisa che «il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, attraverso la Strategia nazionale per la montagna italiana (Snami), individua le linee strategiche per la crescita e lo sviluppo economico e sociale, l’accessibilità dei servizi essenziali e delle infrastrutture digitali, il godimento effettivo dei diritti fondamentali della persona nei territori montani».

La Snami verrà finanziata grazie al Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (Fosmit) – in cui confluiscono le risorse del Fondo nazionale per la montagna e del Fondo integrativo per i Comuni montani – per il quale l’ultima legge di bilancio ha previsto lo stanziamento di 100 milioni per il 2022 (prima erano 29,5 milioni) e 200 milioni a decorrere dal 2023.

Il disegno di legge (vedi il testo integrale tramite il link in fondo a questo scritto) interviene, in modo particolare, attraverso lo sviluppo dei seguenti punti (così sintetizzati a cura dell’Uncem, l’Unione nazionale dei Comuni e degli enti montani):
sanità di montagna (forme di incentivazione in favore dei medici e degli operatori socio sanitari che prestano la propria attività lavorativa nei Comuni montani);
scuole di montagna (agevolazioni e premialità per gli insegnanti che prestano il servizio scolastico nelle aree montane);
servizi di telefonia mobile e accesso a internet (sono incentivati la copertura dell’accesso ad internet in banda ultralarga e gli interventi sulle infrastrutture idonei a garantire la continuità dei servizi di telefonia mobile);
incentivi agli imprenditori agricoli e forestali (credito di imposta a chi investe nelle pratiche benefiche per l’ambiente e il clima);
misure fiscali di favore per le imprese montane “giovani” (credito d’imposta per le piccole e microimprese in cui il titolare o almeno uno degli esercenti non abbia compiuto 36 anni di età);
misura “Io resto in montagna” (detrazioni sul mutuo per chi, con meno di 41 anni, acquista una prima casa in un Comune montano con meno di duemila abitanti).

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