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lunedì 25 Novembre 2024,

Gli scout di Feltre cercano nuovi capi

Predisposto un “manifesto sensibilizzatore” per incentivare l’adesione degli adulti al mondo scout sottolineandone pregi e opportunità.

La presenza degli scout a Feltre (dove sono attivi dal 1957 con sede presso la parrocchia del Sacro Cuore) è certamente una ricchezza per la città. Lo è per i ragazzi dagli 8 ai 21 anni e per le loro famiglie, che nella proposta scout possono trovare un percorso educativo attraente ed efficace. Ma lo è anche per gli adulti (dai 22 anni in su) che nello scoutismo possono individuare un ambito speciale nel quale vivere il volontariato e così dare un contributo fattivo alla crescita della società. Nello specifico, gli adulti che si offrono per un servizio educativo tra gli scout si chiamano “capi”. È così fin dal 1907, quando il fondatore dello scoutismo, Robert Baden-Powell, organizzò il primo campo scout. Essendo egli un ex militare, chiamò “capi” gli educatori del suo movimento. Con questo però non intendeva militarizzare il mondo dell’educazione, bensì introdurre nell’ambito pedagogico tutto il meglio che egli aveva sperimentato nella sua esperienza professionale e umana.

Quella di essere capo è una grande fortuna – sottolineano i responsabili dell’Associazione – perché si tratta di una esperienza di grande rilevanza non solo educativa, ma anche culturale e politica (intendendo per politica la cura del “bene comune”) dal momento che consente di costruire “un mondo migliore” attraverso l’educazione dei giovanissimi.
Inoltre – viene fatto presente – essere capo è una fortuna perché stimola la propria crescita personale. Se per gli adulti è fondamentale partecipare a un percorso di “formazione continua” per consolidare la propria competenza umana e professionale, questo è tanto più vero per un capo. Ecco dunque che un capo scout è chiamato continuamente a seguire dei corsi e degli approfondimenti, in cui affinare le sue capacità.

Un ulteriore aspetto che caratterizza l’impegno di un capo scout è quello di lavorare sempre “in squadra” e quindi di avere la possibilità di collaborare e di confrontarsi sempre, in modo arricchente, con altri adulti che condividono gli stessi obiettivi. Essere capi scout è certamente impegnativo, ma chi ha già svolto questo servizio può garantire che le soddisfazioni ripagano ampiamente i sacrifici richiesti.

Per incentivare l’adesione degli adulti al mondo scout, i capi del gruppo scout «Feltre 1» hanno recentemente messo in circolazione un “manifesto sensibilizzatore”. In cima all’elaborato grafico si trovano due simboli: quello del «Feltre 1», richiamante gli oltre 60 anni di attività del gruppo, e quello dell’«Agesci», Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani, di cui il «Feltre 1» fa parte.
Seguono due domande, le quali richiamano il fatto che il mondo scout è ricco di avventura, e che in esso gli adulti over 21 possono fare attività educativa con bambini e ragazzi.
Poi il titolo principale: «La Comunità Capi sta cercando proprio te!». Con questo si sottolinea che il gruppo non è nelle mani di alcuni capi singoli, ma è invece affidato a una “Comunità Capi” i cui membri portano avanti insieme la vita del sodalizio e che sono aperti al contributo di altri adulti desiderosi di mettersi in gioco. Segue l’invito a dare sfogo alla propria curiosità comunicando con i contatti indicati in calce.

Il manifesto è completato da uno sfondo di tre colori: giallo e verde sono quelli del fazzolettone del gruppo, e azzurro, il colore della camicia dell’uniforme scout Agesci. Tra un capoverso e l’altro si scorgono tre immagini. La prima si riferisce ai “lupetti”, bambini tra gli 8 e gli 11 anni, impegnati in un gioco di manualità. La seconda immagine riporta delle persone in cammino con lo zaino su una strada di montagna: sono i “rover” e le “scolte”, i giovanissimi tra i 17 e i 21 anni, che fanno proprio della strada il loro specifico ambiente educativo. La terza foto invece raffigura una squadriglia di “esploratori” e “guide” (così si indicano i ragazzi e le ragazze tra i 12 e i 16 anni) che posano felici dopo aver realizzato una piccola costruzione di pioneristica.

Oltre al manifesto appena descritto, nei prossimi giorni sui canali social comincerà a girare anche un video che comunica gli stessi contenuti.
La Comunità Capi del «Feltre 1» si augura che questa campagna informativa possa servire a raggiungere nuovi candidati ad essere capo, così che si possa realizzare un doppio obiettivo: da una parte avere delle persone in più che godono di questa esperienza da educatori e dall’altra garantire ai ragazzi del Feltrino la possibilità di essere educati secondo i principi dello scoutismo.

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