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sabato 14 Dicembre 2024,

Per un asilo che diventi «spazio sociale»

Le iniziative del gruppo che gestisce la scuola dell’infanzia «Matilde Muffoni» di Cesiomaggiore.

Nuova linfa alla scuola dell’infanzia «Matilde Muffoni» di Cesiomaggiore. Si sta rinnovando l’istituto paritario cesiolino, grazie anche all’aiuto di un folto gruppo di genitori che affiancheranno don Samuel e la nuova coordinatrice maestra Federica nella gestione della struttura e nella realizzazione di nuove attività e collaborazioni.

La scuola è presente sul territorio da parecchi anni, è sempre stata al passo con i cambiamenti senza però stravolgere il punto focale della propria realtà ovvero la creazione di una proposta formativa in linea con le diverse necessità. Nuove idee e lo spirito propositivo di insegnanti, parroco e gruppo di supporto saranno il filo conduttore del rilancio della struttura che ben si presta all’accoglienza dei “grandi di domani”, un mondo vivo e vitale a cui dobbiamo guardare e credere per un futuro migliore.

Laboratori in collaborazione con esperti e associazioni del territorio implementeranno l’esperienza formativa dei bambini che troveranno una seconda casa fatta su misura per loro. Una cucina interna, punto di forza che poche strutture possono vantare, dove i prodotti locali e le mani preziose della cuoca delizieranno i palati dei nostri piccoli. Una struttura accogliente e calorosa, con un ampio giardino a cui si aggiunge un parco parrocchiale poco distante: grandi spazi verdi per le attività all’aria aperta. La biblioteca a pochi passi ed i musei comunali facilmente raggiungibili creano infinite possibilità didattiche: importante sarà il supporto e la collaborazione con il Comune per progetti e proposte sia per i bambini ma anche per l’intera comunità.

«Un asilo che diventi uno spazio sociale, di incontro e condivisione per le famiglie del territorio sarà la chiave per la nascita di belle opportunità e idee per Cesiomaggiore», si legge nella nota della scuola alla stampa, «in parole povere una realtà in cui le insegnanti puntano a ricreare, tra le mura dello storico edificio cesiolino, il tepore della famiglia, al fine di tessere quel filo che tiene uniti i bambini ad un ambiente che ricorda molto le loro case».

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