Due assemblee aperte a tutta la cittadinanza per costituire un presidio di Libera in Agordino e diffondere la cultura della legalità. Sono quelle che sono state organizzate per mercoledì alle 20.30 al centro parrocchiale di Agordo e per giovedì sempre alle 20.30 in sala Stoppani ad Alleghe (con il patrocinio del Comune) da un gruppo di persone che ha raccolto l’input lanciato loro da Piermario Fop, coreferente di Libera Veneto, e fondatore del presidio Libera Cadore.
«A livello regionale – spiegano gli organizzatori delle assemblee – è nata questa volontà di creare più presidi sul territorio per avvicinare ulteriormente Libera ai cittadini. Abbiamo ritenuto pertanto di sostenere questa volontà e di provare a far nascere un presidio anche in Agordino, terra dove, in questi ultimi anni, sono già sorte iniziative tese da un lato a fare memoria delle vittime innocenti delle mafie, dall’altro a stimolare, specie nelle giovani generazioni, l’impegno a costruire una società più giusta e solidale».
L’istituto comprensivo di Cencenighe, in particolare, da tempo sottolinea il 21 marzo, giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, con eventi rivolti non solo agli studenti, ma a tutta la cittadinanza. Alla scuola media di Canale d’Agordo nel 2018 è stata intitolata la biblioteca ai fratelli Salvatore e Giuseppe Asta, uccisi dalla mafia assieme alla madre Barbara Rizzo nella strage di Pizzolungo. Il Comune di Agordo nel 2019 ha intitolato il parcheggio di Tamonich a Peppino Impastato, ucciso da Cosa Nostra nel 1978.
«A Libera, l’associazione apartitica, aconfessionale e senza scopo di lucro fondata da don Luigi Ciotti nel 1995 – dicono i promotori delle assemblee a cui saranno presenti sia Fop che Enrico De Col, coordinatore della sezione Libera Belluno – possono aderire cittadini, ma anche associazioni e scuole. Per questo invitiamo tutti a partecipare agli incontri di Agordo e di Alleghe. La nostra intenzione è quella di costituire un presidio, un luogo in cui le persone possano concretizzare assieme gli obiettivi che Libera si è posta nel suo statuto e cioè approfondire il fenomeno mafioso e le azioni per contrastarlo ed elaborare un piano educativo generale per chiunque intenda impegnarsi per la crescita della cultura della legalità, dell’etica della responsabilità, della solidarietà, della nonviolenza e della tutela dell’ambiente».
«Pensiamo – concludono – che sia anche un’ulteriore occasione per quanti abitano in questa vallata di farsi comunità e di agire tutti assieme per il bene comune».
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