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domenica 14 Dicembre 2025,

Veronica Bissiato, la giovane pontalpina che studia e tutela gli scimpanzé

Ha intrapreso un’esperienza formativa con l’Erasmus in Francia, dove ha vissuto sei mesi. Da maggio a ottobre 2021 era attiva allo zoo di Beauval.

Veronica Bissiato ha 25 anni, è di Ponte nelle Alpi e vanta un bagaglio di esperienze che l’ha portata a essere conosciuta e apprezzata ben al di là dei confini provinciali e regionali: è un’apprezzata e giovanissima primatologa. Cioè studia, osserva e tutela gli scimpanzè. «Mi hanno sempre affascinato l’evoluzione e il comportamento degli animali – racconta -. Tra i vari corsi, nel cammino di studio, sceglievo regolarmente quelli legati alla linea evolutiva dei primati. E lo scimpanzé è stato l’animale per il quale ho raccolto più dati. Ma mi sono concentrata parecchio anche sui gorilla. Studiandoli, si possono capire molte cose perfino su noi umani. In più, sono sociali e gerarchici: di conseguenza, hanno più interazioni tra individui della stessa colonia. E quindi più segnali e più comunicazione».

Dopo il liceo scientifico “Galilei”, a Belluno, Veronica Bissiato si è iscritta all’Università di Trieste. E, in particolare, al corso di studi in Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura, con un primo tirocinio a Miramare, insieme al Wwf, per monitorare diverse specie marine. A seguire, la laurea magistrale in Biologia evoluzionistica a Padova, con la tesi dal titolo “Differenze strutturali e funzionali tra gioco e aggressioni negli scimpanzé adulti (Pan troglodytes)”. Tesi che è strettamente collegata al tirocinio: «In questo senso, grazie all’Università di Torino, ho intrapreso un’esperienza formativa con l’Erasmus in Francia, dove ho vissuto sei mesi. Da maggio a ottobre 2021 ero attiva allo zoo di Beauval: uno dei più grandi al mondo. In Valle della Loira ho affinato la parte tecnica: come si sta sul campo, come si raccolgono i dati (nel mio caso, video). Senza considerare il training per interpretare in modo corretto i comportamenti e i segnali degli scimpanzé. Poi, una volta tornata dall’Erasmus, ho analizzato ed elaborato i risultati. E così sono riuscita a perfezionare pure la lingua francese».

Nella vita di ogni giorno, invece, Veronica è una ragazza come tante: lavora in una serra, adora uscire con gli amici, leggere, dipingere, suonare il pianoforte e il violino. Ed è impegnata in ambito volontaristico: «Come immagino il mio futuro? Vorrei rimanere nell’ambito della ricerca. E agire direttamente sul campo: un parco zoo, una riserva. O un ambiente naturale, perché è dove si vedono i comportamenti più puri. Sarei disposta anche ad andare all’estero, facendo leva su un dottorato di ricerca. Ma non trascuro nemmeno l’idea di rimanere in Italia: un Paese che ha un enorme potenziale, pure nel mio settore». Basti pensare al Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi: «E poi mi piacerebbe abbinare l’attività di ricerca alla divulgazione e all’informazione. Soprattutto per quanto riguarda le specie a rischio di estinguersi». È in fase di revisione, inoltre, una pubblicazione scientifica frutto degli studi condotti dalla giovane pontalpina: «E alla fine del mese porterò il mio lavoro di tesi al convegno dei primatologi italiani, in programma a Torino».

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