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sabato 19 Ottobre 2024,

Pallavolo, arriva Itas Trentino: Paolo Bristot e la “sfida” al figlio Alessandro

Il dirigente: «Sarà importante “entrare” nelle scuole e coinvolgere gli insegnanti». In ricezione Alessandro Bristot.

Sarà una sfida speciale la partita amichevole che l’Itas Trentino, vice campione d’Europa, disputerà alla Spes Arena di Belluno affrontando la Da Rold Logistics (l’appuntamento è per venerdì 9, ore 18, l’ingresso è libero). Paolo Bristot, dirigente dei “rinoceronti” bellunesi e nuovo responsabile del settore giovanile Drl, è il papà di Alessandro schiacciatore fresco titolo europeo Under 18, conquistato durante l’estate in maglia azzurra, che ora, chiusa la parentesi con la Nazionale, ha ripreso ad allenarsi nelle file del suo club, l’Itas Trentino. E poiché la prima squadra è priva di cinque atleti impegnati ai Mondiali (Sbertoli, Lavia, Micheletto, oltre ai serbi Lisinac e Podrascanin, senza considerare il libero dell’Italia Under 20, Laurenzano), Alessandro Bristot, in questo primo scorcio di stagione, è entrato in pianta stabile nel gruppo di coach Angelo Lorenzetti e venerdì affronterà da avversario i “rinoceronti” di papà Paolo.

«Sarà un momento emozionante», sorride il responsabile del vivaio bellunese, «per chi farò il tifo? Per la pallavolo: uno sport che ha dato tantissimo a me e ora anche a mio figlio. Grazie al volley, Alessandro è entrato in contatto con persone di alto profilo morale: persone che hanno contribuito alla sua crescita».

Paolo Bristot ha iniziato il suo percorso alla guida della “cantera”: «Lavorare con i giovani mi piace moltissimo, da sempre. Oltre a proseguire nel solco di quanto è stato fatto in passato con la Spes, vogliamo mettere in campo ulteriori idee rispetto all’organizzazione e alla valorizzazione dei ragazzi. Sarà importante “entrare” nelle scuole e coinvolgere gli insegnanti di ginnastica ed educazione fisica, così da rimettere in piedi un discorso orientato al reclutamento. Ed è fondamentale, inoltre, il confronto con le società della provincia. Insieme possiamo fare qualcosa di rilevante e di utile per i nostri giovani, cui va data l’opportunità di praticare la pallavolo e di mettersi in competizione con i loro coetanei».

Il vivaio dolomitico conta una settantina di elementi, dall’Under 13 all’Under 19: «Una prima squadra che funga da traino per il movimento», conclude Bristot, «è importante perché crea interesse ed entusiasmo. E permette di trattenere sul territorio i ragazzi: la Serie A3 ce l’abbiamo noi, non è più necessario lasciare Belluno per alzare l’asticella».

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