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sabato 5 Ottobre 2024,

Mel, sabato 15 e domenica 16 le Giornate FAI d’Autunno

Ai visitatori saranno proposti il Palazzo della Comunità (ora municipio), il Palazzo Francescon (nella foto) e la Chiesa dell'Addolorata, l'antica pieve del paese.

Sabato 15 e domenica 16 ottobre tornano, per l’undicesima edizione, le Giornate FAI d’Autunno, il grande evento di piazza che il Fondo per l’Ambiente Italiano dedica ogni anno, d’autunno, al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani. Come ogni anno, i volontari metteranno a disposizione energia, creatività ed entusiasmo per svelare la ricchezza e la varietà del patrimonio di storia, arte e natura del territorio che non consiste solo nei grandi monumenti o nei musei, ma anche in edifici e paesaggi inediti e sconosciuti, luoghi speciali che custodiscono e testimoniano piccole e grandi storie, culture e tradizioni.

Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, che andrà a sostegno della missione e dell’attività del FAI. Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore oppure con l’iscrizione annuale, sottoscrivibile online o in occasione dell’evento.

La Delegazione FAI di Belluno invita alla scoperta di Mel, paese di origine paleoveneta, inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”. Sabato 15 e domenica 16 i volontari del Gruppo FAI Giovani e gli studenti dei Licei bellunesi Lollino e Renier condurranno i visitatori nei luoghi simbolo della vita politica, religiosa e sociale di Mel: il Palazzo della Comunità (ora municipio) Palazzo Francescon e la Chiesa dell’Addolorata, l’antica pieve del paese.

Nell’itinerario «I luoghi della comunità. Tra sacro e profano» si partirà dalla loggia del palazzo per salire nel magnifico salone affrescato nel Cinquecento con episodi dell’Orlando furioso e motivi decorativi di gusto classicheggiante. Una tappa speciale è quella che porterà i visitatori al di sotto della struttura della torretta, dove è stato posizionato l’ingranaggio dell’antico orologio. Da qui si accede alla sala consiliare, nella quale si conservano due tele di Luigi Cima, cantore del paesaggio naturale e rurale della Valbelluna. Il percorso termina nella chiesa, scrigno ricco di manufatti artistici dipinti e scolpiti.

La visita a Palazzo Francescon, una delle più importanti e prestigiose dimore storiche che si affacciano sulla piazza principale del borgo, consentirà di entrare in una tra le più rilevanti testimonianze di architettura signorile per le sue particolarità architettoniche e artistiche nonché per l’intenso sviluppo storico. Il palazzo, ottimamente conservato, è solitamente chiuso poiché è di proprietà privata. Si partirà dal giardino per salire negli ambienti interni, organizzati secondo una particolare distribuzione degli spazi che riflette la complessa stratificazione della casa. Questa presenta leggeri dislivelli tra i vari piani delle diverse porzioni del fabbricato, collegati tra loro da una serie di percorsi principali e altri secondari indipendenti. Le stanze mantengono ancora quel ‘sapore’ domestico d’un tempo lontano, atmosfera semplice e nobile allo stesso tempo capace di emozionare, e restituiscono un ambiente di grande raffinatezza e sensibilità culturale.

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