Dopo l’ampio apprezzamento riscontrato lo scorso anno scolastico, con il coinvolgimento di 26 classi e circa 500 studenti, i volontari di «Insieme si può…» e della cooperativa sociale «Cantiere della Provvidenza» tornano nelle classi di tutti gli ordini e gradi della provincia di Belluno a parlare di cambiamento climatico e affrontare i temi correlati. Tutto questo attraverso il service «AmbientiAMOci» che conta sul sostegno economico oltre che dei Rotary Club di Belluno, Feltre e Cadore–Cortina, anche di varie aziende quali l’agenzia di Belluno di Assicurazioni Generali, Cassol Autotrasporti, Lattebusche, Meccanostampi, Manifattura Valcismon, Unifarco, De Bona Motors e Blackfin. Vi è inoltre il supporto tecnico di SVG e di Radio ABM, la collaborazione delle Scuole in Rete, della Rivista «Il Veses» e del Consorzio Turistico Dolomiti Prealpi.
Il percorso di educazione ambientale «Non abbiamo un Pianeta B» ha come obiettivo la sensibilizzazione dei ragazzi a un approccio pro-attivo nei confronti della crisi ecologica e climatica. Oltre a fornire una conoscenza dei cambiamenti climatici sotto i più vari aspetti, il progetto cerca di promuovere lo sviluppo del pensiero critico e di coinvolgere i giovani in modo che abbiano consapevolezza dell’impatto degli stili di vita sull’ambiente circostante e comprendano i diversi ruoli che possono intraprendere da cittadini attivi.
«Non forniamo soluzioni preconfezionate, ma incoraggiamo la creatività dei giovani e cerchiamo di fornire strumenti che permettano a loro di motivarsi a essere parte del cambiamento necessario», spiega Constanza Hepp facilitatrice del «Cantiere della Provvidenza».
Il team, di origine multidisciplinare e multiculturale, aggiorna in continuazione i dati riportati in aula e lavora nel contestualizzare le tematiche ambientali al territorio. Purtroppo, ci sono ormai numerosi esempi di eventi estremi e catastrofici e di conseguenze visibili del cambiamento climatico, anche vicino a noi (il crollo del ghiacciaio della Marmolada è uno degli eventi più recenti e sconvolgenti).
«Camminare al passo delle bambine e bambini, stare al fianco di ragazze e ragazzi, rinnovare l’impegno per l’ambiente attraverso la testimonianza personale e professionale, senza sostituirci a loro, è la continua sfida per affrontare insieme i temi globali», sottolinea Federica De Carli referente per l’area formazione di «Insieme si può…».
Le prime classi a partecipare a questa terza edizione del progetto sono le seconde della scuola primaria «Vittorino da Feltre» alle quali faranno seguito le classi prime dell’Istituto Agrario «Antonio Della Lucia» di Vellai e della Scuola del legno di Sedico. Tra le scuole Medie verranno coinvolte alcune classi degli Istituti comprensivi di Agordo, Alpago e Belluno 3. Più avanti, anche i bambini più piccoli scopriranno l’importanza delle risorse naturali come l’acqua e il concetto di biodiversità quando si unirà al programma la scuola materna «Ing. Enrico de Conz» di San Gregorio nelle Alpi.
«La diversità di età, indirizzo e luogo nella provincia dei diversi istituti aderenti sono una ricchezza che ci stimola ad adattare il progetto agli studenti e vedere crescere una cultura ecologica tanto necessaria nel nostro territorio», sottolinea Oscar Paganin del «Cantiere della Provvidenza».
«Abbiamo visto bambine, bambini, giovani scoprirsi parte di un comune destino e sentirsi protagonisti del cambiamento, con impegno personale e collettivo, con scelte di consumo, con il coinvolgimento di coetanei e adulti», osserva ancora Daniele Giaffredo, di «Insieme si può…».
«Non abbiamo un Pianeta B» è inserito nell’ambito del multiforme Progetto «Generation for Rigeneration» che vede protagonisti diversi altri partner associativi della provincia, progetto sostenuto del Bando Format di Cariverona.
Per informazioni visitare il sito https://ambientiamociqui.it/
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