Si è tenuta oggi, lunedì 7 novembre, presso la sede di Ceramica Dolomite, l’inaugurazione ufficiale della nuova società nata dal progetto di una cordata formata dai quattro soci – Banca Finint di Enrico Marchi, Delfin di Leonardo Del Vecchio, Luigi Rossi Luciani Sapa di Luigi Rossi Luciani e Za-Fin di Bruno Zago, espressione della migliore imprenditoria del Nord-Est – e da Invitalia attraverso il Fondo di Salvaguardia Imprese, con l’obiettivo di riportare Ceramica Dolomite ad essere il player di riferimento della ceramica sanitaria di design Made in Italy, salvaguardando l’occupazione locale e valorizzando le competenze, la maestria e la specializzazione di tutti i lavoratori dell’azienda.
Nel corso della mattinata si sono succeduti gli interventi dell’assessore Regionale all’istruzione, formazione, lavoro e pari opportunità del Veneto Elena Donazzan, che con la sua struttura è stata una fondamentale protagonista del percorso e della gestione del processo che ha portato alla definizione degli accordi necessari alla buona riuscita del progetto, dell’ex ministro per i rapporti con il parlamento Federico D’Incà, che ha fornito un fondamentale contributo al lungo lavoro di tessitura di un’operazione complessa, e di Enrico Marchi presidente del Gruppo Banca Finint e promotore della cordata di imprenditori che hanno sostenuto l’iniziativa, il quale – in rappresentanza dei soci – ha sottolineato il proprio orgoglio nell’aver portato a termine un’operazione paradigmatica di quello che dovrebbe fare un territorio, ovvero riportare al suo interno anche la testa pensante dell’industria, per crescere e creare nuove opportunità di sviluppo.
A seguire il contributo di Daniele Straventa di Invitalia che, attraverso il Fondo di Salvaguardia Imprese operativo da marzo 2021, ha contribuito a consentire la continuità dell’impresa finanziando una parte del programma di ristrutturazione. Non è mancato l’intervento delle organizzazioni sindacali, rappresentate Da Bruno Deola della Femca Cisl di Belluno, che si sono fatte parte attiva nell’accordo, rendendosi disponibili a realizzare quanto necessario per il rilancio del marchio e un breve commento del sindaco di Borgo Valbelluna, Stefano Cesa, che ha ricordato i momenti drammatici della crisi e la preoccupazione delle famiglie e lodato un’operazione che non solo ha messo in sicurezza l’indotto del territorio e oltre 400 lavoratori ma ne incrementerà anche il valore.
Luciano Favero, senior banker di Banca Finint che ha seguito da principio il progetto e amministratore delegato di Ceramica Dolomite Spa, carica che ha ceduto il 2 novembre scorso a Stefano Mele, ha condiviso l’emozione della ripartenza dello stabilimento e della “musica della fabbrica” che è tornata a suonare a Borgo Valbelluna. Ha sottolineato inoltre quanto la giornata di oggi fosse il punto di arrivo di un progetto caratterizzato dalla collaborazione.
La cerimonia si è chiusa con la benedizione dello stabilimento da parte dei Vescovi di Belluno-Feltre e Vittorio Veneto, monsignor Renato Marangoni e monsignor Corrado Pizziolo, e una visita degli impianti di produzione per i partecipanti.
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