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domenica 24 Novembre 2024,

Cambio al vertice dell’associazione Margherita Fenice

La nuova presidente è Virginia Giuffrida e succede a Luisa Ciprian che per 9 anni ha guidato l’associazione che aiuta le famiglie che stanno affrontando il percorso di cura di un disturbo del comportamento alimentare (nella foto Ciprian, a sinistra, insieme a Giuffrida).

È Virginia Giuffrida la nuova presidente dell’associazione Margherita Fenice. Impiegata nel settore bancario, di Ponte nelle Alpi, Giuffrida – già nel direttivo come consigliera – succede a Luisa Ciprian, che per tre mandati successivi – dunque ben nove anni in totale – ha guidato il gruppo.
L’elezione è avvenuta nel corso dell’ultima assemblea dei soci dell’associazione, che ormai da più di un decennio, unica in provincia di Belluno, si occupa di aiutare le famiglie che stanno affrontando il percorso di cura di un disturbo del comportamento alimentare.

«Dalla fondazione fino ad oggi si è potuto assistere a un percorso di grande crescita per l’associazione, denso di attività svolte in vari ambiti, e il ringraziamento va per questo alla presidente uscente e a tutto il direttivo», commenta la neo presidente Giuffrida. «Con responsabilità prendo in mano questo importante incarico, consapevole delle sfide che ci attendono nei prossimi mesi e anni: la scarsità di professionisti preparati nel campo dei disturbi alimentari, la necessità di proseguire il lavoro su formazione, divulgazione e prevenzione sul tema, coinvolgendo tutte le fasce d’età a partire dai giovani, impongono di non abbassare la guardia».

Si parte da un bagaglio importante, cioè quanto costruito sinora dall’associazione. In primo luogo il supporto alle famiglie, attraverso il gruppo di auto-mutuo-aiuto che si avvale della supervisione di un professionista. L’intensificarsi della collaborazione con l’Ulss 1 Dolomiti ha permesso di arrivare alla stipula di una convenzione per promuovere iniziative di formazione rivolte ai medici di base; sono stati organizzati incontri di divulgazione per la cittadinanza, progetti psicoeducativi per i genitori. Inoltre, sono state attivate collaborazioni con altre associazioni di volontariato e, tra gli ultimi obiettivi raggiunti, è stato possibile introdurre il “pasto assistito”, ospedaliero o a domicilio, presso i due centri per i disturbi dei comportamenti alimentari di Belluno e Feltre.

Nell’ultimo anno, visto l’incremento dei casi dei disturbi e l’emergere di un diffuso disagio giovanile, l’attività dell’associazione si è indirizzata alla prevenzione, proponendo nel biennio delle scuole secondarie di secondo grado che ne facevano richiesta il «Progetto corpo, la cura di sé» in collaborazione con il Csv Belluno Treviso, che ne ha condiviso le finalità e lo ha pertanto cofinanziato. «Prevenzione non tanto per parlare della malattia, quanto per offrire ai ragazzi un momento di riflessione e discussione sui canoni di bellezza, stimolando autostima e senso critico, cercando di contrastare la pressione sociale che condiziona in modo pericoloso le scelte dei giovani adolescenti», aggiunge la neo presidente.

Il bisogno di aumentare la consapevolezza dei disturbi alimentari, soprattutto tra i ragazzi, è ben radicato. Se nel 2021 il numero di nuove famiglie che si era rivolto all’associazione in cerca di aiuto era triplicato, passando da circa 7 l’anno a 20, nel 2022 vi sono state 13 nuove famiglie: un numero dunque in calo rispetto all’anno scorso, ma comunque raddoppiato rispetto a prima, che conferma un’esigenza sempre presente.

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