Denise Casanova Crepuz è la nuova segretaria generale della Cgil di Belluno, eletta a seguito del dodicesimo congresso provinciale svoltosi a Longarone nelle giornate di ieri e di oggi, 10 e 11 gennaio.
Ex segretaria della Filctem, Casanova è la prima donna che riveste il ruolo di segretaria generale nella storia della Cgil di Belluno e, come evidenziato da Tiziana Basso, segretaria generale della Cgil Veneto che ha presentato la candidatura, Denise Casanova rispetta tutti i requisiti che sono richiesti dalle sfide che attendono il sindacato nel corso dei prossimi anni.
Nella sua dichiarazione programmatica, Denise Casanova ha tratteggiato i contorni della Cgil che si impegnerà costruire e sviluppare durante il suo mandato: «Esprimo – ha detto – la soddisfazione di rappresentare il più grande sindacato del paese, con senso di responsabilità e impegno verso la comunità, interrogandomi nel contempo se sono all’altezza delle sfide che mi aspettano. Questo non è un dovere burocratico, ma un compito che richiede impegno e coerenza».
Il sindacato al quale aspira Denise Casanova è «un sindacato di strada, che sappia aprirsi alle associazioni e al volontariato, per pesare nel rapporto con le istituzioni e la controparte, una Cgil aperta, baluardo di democrazia e baluardo morale».
La neo segretaria provinciale ha ben chiare in mente le grandi sfide che attendono la Cgil, a partire dall’emergenza salariale, che sta determinando una crisi sociale, che va conducendo ampie fatte della società verso la povertà.
La condizione femminile è un altro aspetto sul quale Denise Casanova ha voluto esprimere una riflessione approfondita, perché l’aumento dell’occupazione femminile è un volano per la crescita del Paese e la Cgil di Belluno è già impegnata in un progetto che incrementi il lavoro femminile.
Un sindacato, quello auspicato da Casanova, che sappia ampliare la contrattazione territoriale, per combattere le sfide che il territorio provinciale comporta, ossia porre un freno allo spopolamento, garantendo la stabilità del lavoro, servizi e parità di opportunità per i ragazzi e le ragazze, rammentando che il lavoro precario troppo spesso è accompagnato dal precariato esistenziale.
Denise Casanova ha espresso poi preoccupazione per gli indirizzi assunti dal governo Meloni, sottolineando che «libertà, uguaglianza e fraternità saranno sempre i valori per gli uomini e le donne della Cgil».
All’elezione della nuova segretaria provinciale della Camera del lavoro, si è giunti dopo una mattinata di dibattito, in alcuni passaggi anche critico, sulla posizione assunta dalla Cgil sulle più importanti sfide che il sindacato si trova ad affrontare, dal salario, all’inflazione, dalla precarietà al welfare, dalla guerra alla crisi energetica e ambientale, dalla esternalizzazione dei servizi essenziali alla riforma fiscale. In rapida successione sono intervenuti una trentina di relatori, tra delegati, funzionari e segretari di categoria, che hanno sottoposto alla platea congressuale i temi salienti che vengono quotidianamente affrontati o che, politicamente, la Cgil rappresenta nei luoghi di lavoro e nelle istituzioni.
Il congresso ha espresso i sessantotto membri dell’assemblea generale, che hanno, infine, votato la nuova segretaria provinciale.
Le conclusioni all’ampio dibattito sono state tratte dalla segretaria generale della Cgil Veneto, Tiziana Basso, che ha espresso un giudizio molto positivo sulla vivacità del confronto al quale ha assistito, che ha richiamato le caratteristiche complessive di quello che ella ha definito un congresso in movimento, che è costato fatica anche fisica, perché ha voluto tenere assieme la discussione interna con la mobilitazione, affiancando alle assemblee congressuali, infatti, ben cinque manifestazioni nazionali in trentadue giorni.
La Camera del lavoro di Belluno che, durante il percorso congressuale aveva già eletto i segretari di categoria, ha approvato, durante il congresso, dapprima la composizione del comitato direttivo e dell’assemblea generale, quindi, i componenti della delegazione che parteciperà al congresso regionale, che saranno: Denise Casanova, Diego Viel, Maria Rita Gentilin, Alberto Chiesura, Stefano Bona, Giampietro Marra, Ergjul Alimoski, Alessia Cerentin, Barbara Mazzorana e Alessandra Bristot, con Tatiana De Biasio, Sebastiano Grosselle e Paola Cassandra nella veste di sostituti.
I revisori dei conti della Camera del lavoro di Belluno saranno, invece, Mauro De Carli e Tatiana Bordin, con Francesca Da Rold quale sostituta.
Il documento congressuale, elaborato dalla commissione politica e che ha racchiuso i temi e le sfide sui quali il congresso della Camera del lavoro ha dibattuto nei due giorni di Longarone, è stato approvato all’unanimità dall’assemblea e rappresenterà il perimetro entro il quale la Cgil di Belluno si muoverà nei prossimi quattro anni, con l’obiettivo di continuare a perseguire la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, del territorio e del suo tessuto sociale ed economico, e di rimanere sempre un presidio di democrazia.
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