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domenica 14 Dicembre 2025,

Più soldi ai medici di base che lavorano nei Comuni bellunesi più disagiati

E’ stato approvato l’elenco delle zone considerate “disagiatissime”: ai medici di assistenza primaria che vi operano una quota forfettaria in più di 7.746 euro annui.

L’accordo collettivo nazionale e l’accordo collettivo regionale per i medici di medicina generale prevedono che le Ulss, sentito il comitato aziendale, possa individuare, sulla base di una valutazione complessiva basata su più criteri, delle zone disagiate o disagiatissime
I criteri utilizzati sono: elevato rapporto fra superficie del territorio e popolazione (popolazione sparsa, spopolamento, invecchiamento), condizioni di viabilità e percorribilità delle strade e presenza di strutture ospedaliere, condizioni oro-geografiche e ambientali.

Per lo svolgimento di attività nelle zone individuate come disagiate o disagiatissime a popolazione sparsa, ai medici di assistenza primaria va corrisposto un compenso aggiuntivo forfetario annuo così declinato:
• zone dichiarate disagiate: compenso aggiuntivo annuo divisibile in dodicesimi pari a € 6,20 per assistito in carico, residente o domiciliato nella zona stessa;
• zone dichiarate disagiatissime: al compenso come sopra determinato viene aggiunta una quota forfetaria annua di euro € 7.746,85.

Nel 2018 erano sono stati individuati come zone disagiate 24 Comuni.
Con il nuovo atto sono state individuate le “zone disagiatissime” del territorio aziendale per poter corrispondere il compenso aggiuntivo come strumento di fidelizzazione dei medici già operanti in quelle zone, sia come leva per attrarre nuove professionalità. Le zone disagiatissime sono state individuate sulla base dei criteri previsti dalla normativa. La graduazione dei Comuni è stata calcolata secondo i seguenti parametri: densità, invecchiamento, distanza dall’Ospedale e altitudine.

Questo l’elenco che ne è risultato: Zoppé di Cadore, Danta di Cadore, Gosaldo, Val di Zoldo, Comelico Superiore, Livinallongo del Col di Lana, Selva di Cadore, Colle S. Lucia, S. Pietro di Cadore, Cibiana di Cadore, Rocca Pietore, Tambre, S. Stefano di Cadore, Vigo di Cadore, Falcade, Sovramonte, S. Nicolò Comelico, Lorenzago di Cadore, San Tomaso Agordino, Chies d’Alpago, Alleghe, Vallada Agordina, Canale d’Agordo, Lamon, Rivamonte Agordino, Vodo di Cadore.

Ai medici di assistenza primaria che operano in questi Comuni sarà quindi assegnata la quota annua forfettaria aggiuntiva di 7.746 euro in modo da valorizzare i medici e rendere appetibile l’incarico per altri professionisti.

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