Un grande spazio centrale, luogo di ingresso e di ritrovo, con una scalinata che porta ai piani superiori, ma che può fungere anche da ampliamento della biblioteca. Quattro edifici collegati tra loro. Legno, vetro e verde. Questi sono alcune elementi del progetto del nuovo Istituto superiore Negrelli Forcellini di Feltre, che prenderà forma grazie ai fondi Pnrr, per un valore totale di circa 17,5 di euro.
Un intervento corposo – il più importante a livello Veneto – che partirà dalla demolizione dell’edificio attuale, datato e non adeguato agli spazi richiesti dalla didattica, e arriverà alla nuova struttura, moderna e all’avanguardia, attenta all’impatto ambientale e ai consumi energetici. Lo hanno spiegato oggi a Belluno, a Palazzo Piloni, i tecnici di Settanta7 srl e Vanzega Architettura, il raggruppamento di studi professionali che si è aggiudicato la gara Pnrr per la stesura del progetto, che comprende anche Holzner & Bertagnolli Engineering Srl per le strutture e Studio Perillo Srl per gli impianti e gli aspetti energetici.
«Il nuovo edificio si inserisce nel contesto della Valbelluna combinando innovazione tecnologica e linguaggio contemporaneo con i caratteri tipici del luogo. Dato l’ampio programma funzionale, si è voluto ricreare l’immagine di un piccolo borgo vallivo integrato nel paesaggio, costituito da quattro volumi tematici: le aule e i laboratori ordinati, le officine, la mensa e auditorium, e la palestra Coni aperta anche in orario extra-scolastico», hanno spiegato i progettisti Daniele Rangone, Maria Giulia Milani, Claudio Bertagnolli e Giuseppe Perillo. «Il cuore del nuovo polo è lo spazio centrale con una grande gradinata che si affaccia sulla biblioteca aperta. L’alternarsi di aule, spazi laboratoriali e spazi informali permette alla scuola di definire un progetto didattico flessibile, capace di alternarsi tra un approccio tradizionale e una didattica innovativa. Il nuovo edificio sarà sicuro e sostenibile con una struttura in legno e consumi energetici vicini allo zero grazie all’impianto fotovoltaico posizionato sulle coperture dell’edificio. La proposta prevede inoltre un grande parco aperto alla comunità, un’area esterna per lo sport e la riorganizzazione dei flussi carrabili, ciclabili e pedonali per ridurre le interferenze con il quartiere residenziale nelle ore di ingresso e uscita della scuola».
Il nuovo Istituto superiore di Feltre comincerà a prendere forma il prossimo anno. Il cronoprogramma prevede di approvare il progetto esecutivo prima dell’estate, per bandire la gara d’appalto e aggiudicare i lavori entro l’autunno. La logistica di cantiere è già stata programmata per non impattare in maniera eccessiva sull’attività didattica. Di fatto, l’intervento sarà modulare e consentirà una demolizione a blocchi, man mano che verranno avanti le prime fasi della costruzione della nuova struttura. La nuova struttura avrà un impianto fotovoltaico in grado di rendere la scuola a consumo quasi zero.
«Per garantire continuità didattica agli studenti si è scelto di procedere con la demolizione del corpo aule esistente solo successivamente alla realizzazione del nuovo edificio», hanno spiegato i progettisti. «Il nuovo intervento verrà infatti realizzato in due stralci: una prima fase di demolizione dei blocchi palestra e officina e la costruzione del nuovo edificio, e una seconda fase di demolizione del corpo aule».
«Con il Pnrr, abbiamo l’occasione di riqualificare, migliorare, adeguare e rendere più accoglienti le scuole superiori, di pertinenza provinciale», ha spiegato il presidente della Provincia, Roberto Padrin. «Grazie al grande impegno della nostra struttura abbiamo partecipato a diversi bandi e intercettato quasi 30 milioni di euro di finanziamenti. La stagione che ci apprestiamo ad affrontare sarà impegnativa, ma anche avvincente e il Negrelli Forcellini la rappresenta in pieno. L’obiettivo è lasciare in eredità al territorio strutture che siano davvero un fiore all’occhiello per ragazzi e insegnanti, luoghi di formazione e apprendimento, ma anche servizi a un territorio che deve guardare alla specificità montana non come un limite, bensì come un’occasione».
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1 commento
Agostino Giacomini
Spariscono gli impianti sportivi all’aperto, mi sembra, utili per l’attività didattica.