È fresco di stampa un nuovo strumento per avvicinare le Dolomiti e comprenderne il valore ambientale e geologico, pur con l’approccio del turista. Si intitola «Dolomiti, uno sguardo tra le rocce /1. Guida geoturistica sulle montagne più belle del mondo», si tratta del primo di una serie di agili libretti, questo è dedicato a Pelmo Croda da Lago Dolomiti Settentrionali. È pubblicato da EdicicloEditore e porta le firme di Emiliano Oddone, Gianluca Piccin, Stefano Furin e Giovanni Carraro, 107 pagine ricchissime di informazioni e piene di fascino. La guida costa 16 euro.
«Le Dolomiti sono state raccontate in tutti i modi e sono sotto lo sguardo e l’attenzione del mondo intero», ci racconta Emiliano Oddone, geologo, uno degli autori del testo, «soprattutto da quando nel 2009 siamo diventati patrimonio dell’umanità Unesco. I motivi per cui siamo entrati in questa prestigiosa lista sono la geologia e il paesaggio e la nuova guida vuole proporre una sintesi fra questi due aspetti, geologia e paesaggio».
Il progetto editoriale vuole portare le persone a immergersi nel contesto dolomitico con uno sguardo nuovo, per imparare a «osservare la bellissima costituzione di queste meravigliose montagne e immergersi all’interno del paesaggio con lo sguardo geologico».
Si parte da Pelmo, Croda da Lago e Dolomiti Settentrionali. «Siamo concentrati per ora sulle porzioni di Dolomiti che fanno parte dei Sistemi Unesco numero 1 e numero 5. I sistemi sono nove, nove porzioni e gruppi di montagne associati che in qualche modo rappresentano i valori universali delle Dolomiti. Noi nella guida prendiamo due di questi sistemi e vogliamo accompagnare il lettore e il turista alla scoperta di queste meraviglie geologiche».
Le Dolomiti, in effetti, raccontano una storia. «Il tempo delle Dolomiti è molto lungo e fossilizzato all’interno delle rocce», spiega ancora Oddone, «le Dolomiti hanno memoria di tutta una serie di elementi che possono permettere la ricostruzione degli ambienti del passato, di capitoli della storia della vita e dei territori. Un lunghissimo tempo fossilizzato in meravigliose rocce, che hanno preso la forma delle famose verticalità note in tutto il mondo».
Un libro che nasce dalle mani di quattro esperti. «Sì, siamo in tanti ad aver scritto questo libro». Con Oddone ci sono Stefano Furin e Gianluca Piccin del gruppo di lavoro di Dolomiti Project, affiancati a uno scrittore di escursionismo e di montagne «che è un grande appassionato di Dolomiti: Giovanni Carraro. Carraro ha uno sguardo diverso dal nostro, noi siamo geologi, lui è uno scrittore, fondendo i due sguardi abbiamo ottenuto spero una guida comprensibile».
Perché il concetto di «geoturismo» “parla” su più dimensioni e si rivolge «a un visitatore curioso che vuole immergersi e addentrarsi in un territorio attraverso un’esperienza profonda, un mosaico di spunti che ha comunque moltissime connessioni con l’eredità geologica. Che è davvero il cuore di questo Sguardo tra le rocce».
Aggiungiamo che la guida è ricca di immagini e di mappe, propone otto bellissimi itinerari con tutte le indicazioni utili all’escursionista. Un codice QR rende disponibile sul cellulare il punto di partenza dell’escursione, al quale farsi condurre dal navigatore Google.
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