In provincia di Bolzano, più precisamente a Fiè allo Sciliar (non lontano dal confine con il Trentino e con le Dolomiti Bellunesi), una strana vicenda tiene banco tra i discorsi della gente: martedì scorso, 9 maggio, sono stati segnalati graffi e segni di morsi su una Fiat Punto e la gente ha subito pensato all’orso. « I danni al veicolo hanno interessato i parafanghi su entrambi i lati, il cofano, il paraurti ed i fari anteriori», riferisce la Provincia di Bolzano: «Si sospettava che il danno fosse stato causato da un orso, poiché sulla parte anteriore del veicolo sono stati trovati anche graffi, segni di morsi e peli».
E invece no, non è stato “lui”: «Forestali e guardacaccia hanno immediatamente esaminato il danno e raccolto i peli per l’analisi del Dna. Secondo i primi sospetti, un orso potrebbe essere stato attratto dal sapore dolce del liquido del radiatore ed aver tentato di entrare nel vano motore. Questa ipotesi è stata smentita, poiché secondo i risultati dell’analisi del Dna, i peli raccolti non appartengono ad un orso».
Di qui l’invito della Provincia autonoma a non volare troppo in fretta con la fantasia: «l’Ufficio caccia e pesca invita a non fare supposizioni affrettate in relazione ai grandi carnivori ed a basarsi sempre su fatti oggettivi come ad esempio l’analisi del Dna», anche per non alimentare una “psicosi da orso” che, tra l’altro, può danneggiare il turismo.
Ma una domanda resta: che cos’è stato? «L’Ufficio caccia e pesca ha commissionato ulteriori analisi per scoprire quale animale abbia causato i danni alla vettura», garantisce Bolzano. Dunque, presto sapremo quale animale ha combinato quel disastro. Non senza un briciolo di inquietudine!
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1 commento
Scipione Frizzi
Una volta si esclamava ” al lupo,al lupo “; ora invece si grida all’orso,all’orso : tanto per cambiare.