È stata festa grande ieri, domenica 9 luglio, a Forcella Antracisa, poco sotto la cima del Monte Tranego, Pieve di Cadore, per l’inaugurazione dei lavori di ristrutturazione nella Capanna-Ricovero della Sezione Cai di Pieve di Cadore.
Almeno 150 persone, salite per l’occasione, hanno voluto testimoniare con la partecipazione e i loro «grazie» l’apprezzamento per il lavoro dei volontari del Cai che hanno rimesso a nuovo la storica struttura, ora in condizione di accogliere in sicurezza quanti desiderano vivere un’esperienza di autentica montagna.
La Capanna Tita Panciera. La mappa qui sopra (Freemap.sk) è interattiva: opera con le dita o con il mouse per inquadrarla come vuoi.
La festa si aperta con la conclusione del campo estivo delle sezioni dell’Alpinismo Giovanile di Pieve e Calalzo che a Forcella Antracisa, in tenda, hanno trascorso un fine settimana immersi nella natura, percorrendo sentieri e prendendo confidenza con le buone regole del rispetto e della frequentazione della montagna. Il benvenuto ai partecipanti è stato rivolto dal presidente della sezione Umberto Giacomelli e a tutti è stato offerto il tradizionale pastin e un calice di prosecco.
Tra i partecipanti anche Marcello Mason, storico dell’alpinismo dolomitico che, proprio in preparazione della festa, venerdì 7 luglio nella sala della Magnifica Comunità, ha ricordato la figura di Giovanni Battista “Tita” Panciera al quale è stata intitolata la capanna-ricovero di Forcella Antracisa. Ha raccontato delle sue imprese alpinistiche e della morte misteriosa avvenuta nella primavera del 1954 mentre arrampicava sulla parete nord del Monte Pelmo.
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