Alla Giornata Mondiale della Gioventù oggi c’è stata anche la catechesi del vescovo di Belluno-Feltre, Renato Marangoni, per un centinaio di ragazzi giunti a Lisbona dalle diocesi di Milano e Novara. Tra l’altro – riferisce Filippo Passantino dell’Agenzia Sir – il vescovo ha ricordato le parole pronunciate ieri da Papa Francesco: quel «Dio ci ama come siamo» che suona come un incoraggiamento a tenere salda la propria identità. «Ciascuno di voi deve fare la fatica di vedersi per quello che è – ha spiegato – dobbiamo fare la fatica di vederci per quello che siamo. E dobbiamo cantare insieme. Altrimenti qualcuno canta per noi e diventa arroganza. Dio quando chiama ci sorprende, quindi, dobbiamo lasciarci sorprendere da Dio».
Un Dio che ci ama con i nostri difetti, che si getta dietro le spalle tutti i nostri peccati e che si fa presente nei sacramenti: «I sacramenti sono tracce della presenza di Dio – ha fatto presente il vescovo Renato – un segno del pudore di Dio per avvicinarsi a noi. E il nostro sguardo su di noi e sugli altri cambierà assieme a noi».
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