Da oggi, per potenziare l’offerta di servizi, è operativa l’unità mobile aggiuntiva per lerRisonanze magnetiche all’ospedale di Belluno. Il mezzo, con équipe annessa, garantirà l’esecuzione di circa 770 risonanze. Queste si aggiungono all’acquisto di orari aggiuntivi già svolti da medici e tecnici dell’Ulss Dolomiti per l’esecuzione di prestazioni radiologiche oltre l’ordinario e alla convenzione con l’Azienda Ospedaliera di Padova: già da alcuni weekend i radiologi patavini eseguono ecografie nel presidio di Belluno. «Stiamo mettendo in campo diverse strategie per dare risposte ai bisogni dei nostri cittadini, in questo caso in ambito radiologico, e incrementare l’offerta. C’è ancora strada da fare, ma questi sono passi concreti e tangibili che nel breve termine sono ossigeno», commenta il commissario Giuseppe Dal Ben.
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1 commento
Iolanda De Fina
Io comprendo che la tecnologia costa, ma anche il Pil è aumentato.
Come è che non riusciamo a far prevenzione, e non parlo di situazioni leggere, ma malattie molto gravi come le malattie renali, (non entro nel merito di altre gravi malattie, ma difficoltà le ho riscontrate altrove) dove per esser ascoltati nella sofferenza bisogna di fatto rientrare nei parametri di protocollo, spesso oramai difronte a una cronicizzazione della malattia se non la dialisi.