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giovedì 31 Ottobre 2024,

Inaugurata in Prefettura la mostra personale di Antonia Fedon

Sala Zanardelli al completo, con ospiti anche dall'estero, segno dell'interesse suscitato dall’iniziativa.

Vive a Belluno, Maria Antonia Fedon, ma è raro incontrarla. Eppure, per l’inaugurazione della sua mostra personale, giovedì 21 settembre, la Sala Zanardelli della Prefettura era al completo, con ospiti anche dall’estero. Segno che l’interesse per le sue opere, tra cui alcuni inediti, è presente e forte.

Il prefetto, Mariano Savastano, nel suo benvenuto ha sottolineato l’importanza di aprire i luoghi istituzionali storici, qual è Palazzo dei Rettori, alla bellezza e alla condivisione della cultura, dell’arte e della musica, impegno che la Prefettura di Belluno svolge da tempo a favore della cittadinanza. Questo il senso dell’evento, organizzato dal Comune di Belluno e presentato al pubblico dall’assessore Raffaele Addamiano, confessatosi emozionato nel poter celebrare a Belluno un’artista bellunese, già rinomata a livello internazionale.

Degli aspetti tecnici dell’arte di Antonia Fedon, ha invece parlato Erminio Mazzucco, ricordando innanzitutto i suoi “maestri”, tra cui Emilio Vedova, e svelando i significati più riposti della ricerca creativa della Fedon, tra colori, materiali e uno stile pittorico che, nel segno di grandi maestri del passato, da Paul Klee a Marc Chagall, continua a esprimersi in un’opera creativa molto personale tra cui i suoi preziosi quadri realizzati sul vetro, grazie a delicate tecniche di fusione, perfezionate insieme ai maestri vetrai veneziani.

Quadri e opere dell’artista bellunese sono già stati esposti al museo di Stato di Mosca, nella gallerie di Miami, in Gran Bretagna e Grecia e, nel 2019, sono stati premiati alla XII Biennale di Firenze, con la medaglia d’oro Lorenzo il Magnifico e una menzione speciale del presidente della Giuria internazionale.

A chiudere gli interventi, la stessa Maria Antonia Fedon, per un giorno sottratta a quel ritiro in cui da anni elabora la sua creatività. L’artista bellunese ha ringraziato innanzitutto il prefetto, per l’ospitalità riservatale, tutti coloro che hanno collaborato all’organizzazione della mostra e, ovviamente, gli intervenuti. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Antonia Fedon vive e lavora tra Belluno e Venezia dove, giusto 30 fa, nel 1993, la sua opera fu rivelata alla critica internazionale, con la prima mostra personale in San Marco, Palazzo delle Prigioni, evento che ebbe ampia eco. Su di lei, hanno scritto, tra gli altri critici, Elena Gollini, Anna Maria De Sandre, Naldino Scarpa, Gian Battista Stefilongo, Agostino Perale, Aldo Spinardi, Elena Fontanella, Terisio Pignatti, Mario Morales, Antonio Vedani. Alcune recensioni sono consultabili nel suo sito web.

Trent’anni dopo l’evento veneziano, e dopo la mostra personale del 1996, dedicata a Dino Buzzatti a Palazzo Crepadona, Antonia Fedon si ripresenta alla sua città di Belluno, al pubblico e, soprattutto, alle scuole dove in passato ha insegnato per molti anni. A chiudere l’inaugurazione, prima della visita ai quadri, Manrico Bristot, che ha eseguito brani classici alla chitarra.
La mostra «Maria Antonia Fedon, Colori vetri e città», in Prefettura a Belluno, è aperta al pubblico, con ingresso libero, dal 25 settembre al 6 ottobre, dal lunedì al venerdì con orari 10.00-12.30 e 15.00-18.30. Info: cultura@comune.belluno.it; tel. 0437 913191.

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