«Abbiamo deliberato e invieremo oggi al Governo la richiesta di stato di emergenza per l’ondata di maltempo che la scorsa settimana ha colpito la nostra regione. Da una prima stima stiamo parlando di almeno 100 milioni di euro di danni e 500 milioni di opere di diaframmatura necessarie per garantire sempre maggiore sicurezza al nostro territorio. Dai primi censimenti, ancora in corso per le fasi di maggior dettaglio, sono rilevanti i danni anche alle spiagge che, in alcuni casi, sono state letteralmente spazzate via dalle mareggiate». Così si è espresso il presidente della Regione, Luca Zaia, che nel corso del punto stampa di oggi ha tracciato un primo bilancio dell’ondata di maltempo che la scorsa settimana ha colpito il Veneto con corsi d’acqua in piena, forti venti e mareggiate.
«Anche questa volta abbiamo avuto la riprova che le opere di protezione e regimazione delle acque realizzate, investendo due miliardi di euro dal 2010, hanno funzionato, salvando il Veneto dagli allagamenti», ha precisato Zaia. «Continueremo a lavorare sui bacini di laminazione e sulle diaframmature degli argini col calcestruzzo, per rafforzarli e renderli sempre più resistenti: senza arretrare di fronte ad una certa burocrazia che spesso, in questi anni, ha rallentato la realizzazione dei cantieri».
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1 commento
Giuseppe
Se in 13 anni (2010-2023) sono state fatte opere per 2 miliardi di euro e, grazie alla falsa emergenza di due giorni (2-3 novembre 2023), vengono stanziati € 500 milioni, ben vengano le false emergenze. Peccato solo che la chiusura delle scuole non permetterà ai cittadini di valutare con aritmetica consapevolezza la portata del confronto.