Sarà Longarone, nel 60° anniversario della tragedia del Vajont, a ospitare la 33esima edizione del Premio internazionale «Bellunesi che onorano la provincia in Italia e nel Mondo» sabato 25 novembre, a partire dalle 9.45 al Centro culturale «F. Parri».
Il Premio, organizzato da Provincia di Belluno, Associazione Bellunesi nel Mondo e i Rotary Club di Belluno, Feltre, Cadore-Cortina prevede tre riconoscimenti principali riservati ai Bellunesi emigrati in Italia e nel mondo e ai loro discendenti, che mantengono vivo il legame con la terra delle radici e assegnato a personalità che si sono distinte nei seguenti settori: 1) economico, imprenditoriale e professionale; 2) istituzioni arte e cultura; 3) sociale e solidaristico.
1) Per il settore economico, imprenditoriale e professionale, il premio sarà assegnato a Francesco Dazzi e a Francesco Piazza.
Francesco Dazzi (nella foto qui sopra), nato nel 1976, originario del comune di Alpago ove ha la residenza, si è laureato in Fisica all’Università di Padova e successivamente ha conseguito il dottorato in Matematica e Fisica all’Università di Udine. È un systems engineer certificato e project manager con oltre 20 anni di esperienza in vari settori, da quello delle telecomunicazioni a quello accademico e della ricerca astro-particellare. In questi anni si è principalmente dedicato alla costruzione di telescopi per l’astrofisica gamma e alla gestione di progetti scientifici, ricoprendo ruoli di responsabilità in collaborazioni internazionali. Attualmente lavora come primo tecnologo all’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF.)
Francesco Piazza (nella foto qui sopra) è nato a Belluno nel 1968 e, dopo la Laurea in Giurisprudenza a Padova, ha collaborato con la cattedra di diritto amministrativo della Facoltà e ha svolto attività libero professionale nel Foro di Padova. Negli stessi anni ha iniziato a interessarsi di Cerimoniale dello Stato e dal 31 marzo 2022 è capo dell’Ufficio del cerimoniale di Stato e per le onorificenze della Presidenza del Consiglio dei ministri.
2) Per il settore istituzioni, arte e cultura il premio andrà a Silvana Molin Pradel e a Romeo Sacchetti
Silvana Molin Pradel (nella foto qui sopra) è nata a Forno di Zoldo nel 1939 e risiede attualmente a Malaga, in Spagna.
Terminate le scuole superiori approfondisce lo studio della lingua tedesca frequentando due corsi all’Università di Vienna. Nel 1989 si trasferisce in Spagna dove apre – e gestisce fino al 2004 – una gelateria a Torrox Costa, in Andalusia. Ma la sua vera passione ruota attorno a innumerevoli attività culturali per la promozione del territorio in cui vive collaborando attivamente con le autorità civili e religiose, con associazioni culturali, con consorzi turistici e scuole. Promuove mostre fotografiche, di pittura e di ceramica artistica. Collabora anche al ripristino della Cappella dell’Epifania in Battistero di Santander donando un’opera del pittore italiano Gibello. Silvana non cessa di occuparsi della promozione artistico-culturale anche in Italia e in Zoldo. Dal 2008 inizia la collaborazione con Fausto Bortolot, Demetrio Mosena e il Comune di Val di Zoldo per la progettazione di un Museo dedicato al gelato.
Romeo Sacchetti (nella foto qui sopra) è nato nel 1953 ad Altamura da una famiglia di origini bellunesi di cognome Sacchet, è un ex cestista e allenatore di pallacanestro italiano. Inizia la sua carriera con la maglia del Saclà Asti con cui gioca per tre anni. Negli anni Settanta veste la maglia della Gira Bologna, con la quale esordisce in serie A2 nel 1976 e in serie A1 l’anno successivo. Nel 1979 passa all’Auxilium Torino e nel 1984 si trasferisce alla Pallacanestro Varese dove rimane fino al 9 novembre 1991 quando è costretto a ritirarsi dall’attività agonistica, a seguito di un grave infortunio dopo aver disputato 15 campionati di A1, con 456 partite giocate e 6.333 punti realizzati. Con la Nazionale fu tra i protagonisti dell’argento di Mosca del 1980 e dell’oro di Nantes del 1983. Inizia la carriera da allenatore tornando a Torino e poi allenando diverse squadre italiane, ottenendo nel 2012, alla guida della Dinamo Sassari, il premio come allenatore dell’anno. Nel 2017 diviene il commissario tecnico della nazionale italiana maschile di basket e nel 2019 riporta l’Italia a disputare il Mondiale e poi, un’Olimpiade. Nel 2016 è stato eletto nella Italia Basket Hall of Fame.
3) Per il settore sociale e solidaristico il riconoscimento va a Flavio Josè Brugnago e a Francesco Marin
Flavio Josè Brugnago (nella foto qui sopra), originario di Canale d’Agordo, nato a Jaraguà do Sul (Stato di Santa Catarina, in Brasile) nel 1956, da 46 anni svolge attività giornalistica e, attualmente, è redattore del Jornal do Vale do Itapocu. È socio fondatore di Apae de Guaramirim, ente benefico a favore delle persone con disabilità e dei Vigili del fuoco volontari di Schroeder. È socio fondatore anche dell’Associazione Bellunesi nel Mondo – Famiglia Jaraguà do Sul e socio dell’ABM di Belluno. Attivo nelle ricerche sulle famiglie bellunesi nello Stato di Santa Caterina, in particolare sulla famiglie Luchetta e Brugnago (sue famiglie d’origine). Ha accompagnato come giornalista e membro attivo tutte le fasi del gemellaggio del 2011 tra Massaranduba e le comunità della Valle del Boiois, in occasione della quale è venuto in Italia per la prima volta.
Francesco Marin (nella foto qui sopra), originario dei Feltre, classe 1965, risiede da tempo con la famiglia a Berlino. Dopo la Laurea in Lingue e letterature straniere conseguita a Feltre e un dottorato in Storia medievale e moderna conseguito all’Università di Colonia, inizia la sua vita professionale prima come docente e successivamente entrando nella cancelleria consolare dell’Ambasciata d’Italia a Berlino. È parte attiva di «Benvenuti a Berlino», progetto nato a cavallo fra il 2018 e il 2019 per fornire ai nostri connazionali informazioni e risorse utili per integrarsi nel sistema tedesco.
4) Il Premio Speciale “Barcelloni Corte – De Martin Modolado” sarà consegnato a tre figure longaronesi che si sono spese per il territorio e la comunità di Longarone.
Alla cerimonia interverrà il Coro di Codissago. L’appuntamento, presentato da Anna Olivier e resoa possibile grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni e del volontariato del Comune, sarà trasmesso sulle onde di Radio ABM – voce delle dolomiti, la web radio dell’Associazione Bellunesi nel Mondo (www.bellunesinelmondo.it/radio-abm).
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