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Ci siamo: in queste settimane l’influenza stagionale raggiunge l’apice della diffusione, alcune migliaia di persone ne vengono colpite ogni settimana in provincia di Belluno. Ne parliamo con Sandro Cinquetti, il medico che dirige il Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 1 Dolomiti.
Febbre, tosse, raffreddore? A meno che non compaiano sintomi respiratori importanti, tali da suggerire un accesso al Pronto Soccorso, l’indicazione è semplice: stare a casa, a riposo e lasciare che l’influenza passi da sé.
Chi ha fatto il vaccino nelle settimane scorse può stare tranquillo: se anche dovesse prendere l’influenza, questa non darà manifestazioni gravi. Di influenza, lo ricordiamo, muore una persona malata ogni mille, ma il vaccino evita l’esito peggiore e questo vale soprattutto per le persone anziane e fragili. C’è ancora tempo per fare il vaccino, ha senso farlo ancora per un paio di settimane. Decine di migliaia di persone si sono già vaccinate nelle Dolomiti Bellunesi e, spiega il dottor Cinquetti, il grosso del lavoro l’hanno svolto i medici di famiglia, che sono tuttora disponibili. Molte farmacie convenzionate, inoltre, offrono la possibilità di vaccinarsi contro l’influenza.
Intervista, riprese e montaggio di Luigi Guglielmi.
Sul prossimo numero dell’Amico del Popolo sarà pubblicata la versione cartacea dell’intervista. Per abbonarti clicca qui.
«Parliamo di salute» è un progetto realizzato dall’Amico del Popolo in collaborazione con l’Ulss 1 Dolomiti.
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