Nella mattinata di oggi, sabato 10 febbraio, Papa Francesco ha incontrato gli artigiani di Confartigianato Imprese insieme ai collaboratori, ai pensionati e ai familiari in un’udienza privata tenutasi nell’Aula Paolo VI (Sala Nervi) all’interno della Città del Vaticano. Tra i presenti anche una delegazione bellunese che si è unita alle 500 persone provenienti dal Veneto e ai circa 6.000 partecipanti di tutte le regioni italiane.
L’incontro, che l’intero sistema Confartigianato auspicava da tempo, si è rivelato un’occasione preziosa per sottolineare la corrispondenza e adesione del valore artigiano, espresso dalle imprese con la loro creatività e la loro passione, ai valori cristiani del lavoro e della solidarietà.
«Il Papa nomina spesso gli artigiani – riferisce Claudia Scarzanella, presidente di Confartigianato Imprese Belluno – ma è stato emozionante sentirlo parlarci di quanto sia importante il nostro lavoro. In apertura ha esordito sottolineando che le macchine replicano, ma le persone inventano, celebrando il valore dell’artigiano che crea e concorre a migliorare il mondo attraverso il lavoro delle mani».
«Al di là di tutto – sottolinea Scarzanella – è stata l’occasione per sentirsi comunità e crescere insieme, come imprenditori, colleghi, amici e famiglie, tutti uniti da un desiderio comune di condividere, apprendere e essere parte di qualcosa di più grande. Un evento che ricorderemo con grande gioia, non solo per l’incontro stesso, ma per il senso di comunità e unione che esso rappresenta».
Più volte il Papa ha sottolineato come l’esperienza della pandemia abbia rivelato la necessità di solidarietà e di una conversione ecologica, invitando a discernere tra ciò che è essenziale e ciò che non lo è, a vivere il presente con attenzione etica e a considerare l’economia come espressione di cura, non sacrificando la dignità umana agli idoli finanziari. Inoltre ha fatto presente che la scienza e la tecnica, sebbene importanti, non sono sufficienti e che la generosità e il coraggio sono elementi decisivi nella lotta contro il paradigma tecnocratico.
Il Papa più volte ha anche invitato a rallentare il consumo disumano e a riconnettersi con la natura, abbracciando una riconversione ecologica. Allo stesso tempo, ha esortato gli artigiani a essere creativi, forgiando percorsi nuovi e originali per il bene comune, guidati dallo Spirito. Ritenendo anche cruciale formare e sostenere le nuove generazioni di economisti e imprenditori, il Papa ha invitato tutti a un investimento sulle nuove generazioni affinché siano promotrici di un’economia orientata al bene comune prima che al denaro.
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