Si veda la gioia sui volti, si sprigioni l’amore che fa nuove tutte le cose, l’amore che libera, l’amore di Dio. Con questo pensiero il vescovo di Belluno-Feltre Renato Marangoni ha concluso l’omelia della Santa Messa del mercoledì delle ceneri presieduta questa sera nella Cattedrale di Belluno, attorniato da una decina di sacerdoti e davanti ai numerosi fedeli accorsi per celebrare l’inizio della Quaresima.
Dopo aver fatto presente l’importanza di essere l’uno accanto all’altro in una Chiesa che cammina insieme al seguito di Gesù, il Vescovo ha citato Papa Francesco sottolineando che Dio non si è stancato di noi, che è con noi e per noi e che la Quaresima è un tempo forte, il tempo dell’amore con cui Dio ci attira di nuovo a sè.
Di questo amore abbiamo estremo bisogno – ha detto ancora il Vescovo – anche perché spesso siamo un’umanità che brancola fra tanti problemi e conflitti. Ma la Quaresima è Dio che si commuove per noi e ci libera, che ci vuole figli e non sudditi. La vita, l’amore, la dignità si salvano in Cristo.
E poi ancora una citazione di Papa Francesco che, proprio per corrispondere alla chiamata di Dio, invita a una Quaresima di decisioni comunitarie, di scelte contro corrente: dagli acquisti, alla cura del creato, all’attenzione ai più bisognosi e dimenticati, a ripensare gli schemi della propria vita e a farlo con la gioia che si sprigiona dall’amore («guai – ha detto il Vescovo – se la penitenza cristiana fa diventare malinconici come gli ipocriti»).
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