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domenica 24 Novembre 2024,

Centri Sollievo per persone con demenza: 700 giornate di attività nel 2023

L'équipe interdisciplinare del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze (Cdcd) di riferimento dell'Ulss Dolomiti ha predisposto del materiale informativo

Nel 2023, i 12 Centri Sollievo per persone con demenza, diffusi in tutti il territorio provinciale, hanno garantito 700 giornate di attività, coinvolgendo 100 utenti e circa 50 volontari appositamente formati con il supporto di figure professionali quali psicologi, educatori e terapisti. Il progetto “Sollievo” si propone di fornire supporto alle famiglie che assistono a domicilio un familiare affetto da deterioramento cognitivo attraverso l’attività svolta in appositi Centri. I Centri, infatti, attraverso propri volontari, formati dal personale dall’Ulss Dolomiti, e affiancati da figure professionali dedicate, accolgono per qualche ora o qualche giorno alla settimana le persone affette da decadimento cognitivo negli stadi iniziali della malattia, a seguito della richiesta effettuata da un familiare al Centro Decadimento Cognitivo o presso la sede del Centro Sollievo.

L’attività dei Centri Sollievo si propone di favorire un clima di socializzazione, promuovendo uno spazio di benessere per la persona accolta e offrendo supporto alla famiglia, con l’obiettivo sia di alleggerire il carico assistenziale sia di fornire conoscenze utili sulla rete dei servizi e acquistare maggiore competenza nella relazione con la persona affetta da decadimento cognitivo. Nel corso dell’anno, oltre alle consuete attività socializzanti e di stimolazione cognitiva, sono state effettuate anche delle uscite nel territorio e momenti di festa con la comunità.

Per il 2023 l’Ulss Dolomiti ha finanziato l’attività dei “ Centri Sollievo” a favore delle persone affette da decadimento cognitivo e malattia di Parkinson, con 93.000 euro. La progettualità, molto apprezzata dalle famiglie, proseguirà anche nel 2024, con l’aumento delle giornate di apertura di alcuni Centri, il cui coordinamento è stato fatto dai Distretti Socio Sanitari di Belluno e Feltre. I Centri sono a Cencenighe, Agordo, Gosaldo, Rocca Pietore (ente gestore Asca), Ponte nelle Alpi (Comune di Ponte nelle Alpi), Santo Stefano di Cadore (Comune di Santo Stefano di Cadore), Alpago (Unione Montana Alpago), Val di Zoldo (Servizi allaPersona Longarone Zoldo), Pedavena (Centro Servizi Casa Padre Kolbe), Auronzo di Cadore (Comune di Auronzo di Cadore); Cesiomaggiore (circolo Anteas Monteperina), Borgo Valbelluna (Circolo Auser “Il Narciso”).

«Ringrazio gli enti gestori, i volontari e i servizi Ulss che si sono messi a disposizione delle famiglie delle persone con decadimento cognitivo e malattia di Parkinson: la socializzazione e la cura delle relazioni sono importanti per migliorare la qualità di vita», commenta il commissario Giuseppe Dal Ben, «è fondamentale assicurare, oltre alle migliori cure possibili, tutto il supporto possibile alle persone con declino cognitivo e alle loro famiglie».

I disturbi neurocognitivi rappresentano una priorità di salute pubblica a livello mondiale, essendo una delle principali causa di disabilità nella popolazione generale. Il Piano Nazionale per le demenze a questo scopo ha messo in essere numerose iniziative tra le quali un fondo che, nella nostra regione e nell’azienda dell’Ulss Dolomiti, ha permesso di promuovere dei gruppi per la stimolazione cognitiva e la stampa di materiale informativo da divulgare nei vari centri di interesse: ambulatori di medici di medicina generale, centro di servizio, distretti, servizi di prevenzione. L’équipe interdisciplinare del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze (Cdcd) di riferimento dell’Ulss Dolomiti – Roberta Padoan, neurologa e responsabile dei Cdcd, Francesca De Biasi, neuropsicologa dell’Ulss 1 e Daniela Dal Zotto, case manager del Cdcd – ha predisposto del materiale informativo, sia diretto a chi ha già una diagnosi che a chi vuole prevenire la malattia. Un manifesto e un volantino riportano un Qrcode che, inquadrato, porta al sito regionale “una mappa per le demenze” dove gli operatori, i familiari ma anche i pazienti stessi possono trovare risposta e orientamento alle loro domande sulla malattia, sulle cure e l’assistenza nel territorio dove risiedono. Nell’opuscolo predisposto dall’équipe sarà possibile visionare i suggerimenti per mantenere in salute il cervello. Tutta la recente lettura scientifica concorda sul fatto che ben il 35 % del rischio di ammalarsi è dovuto a fattori modificali. Nell’opuscolo si troveranno le indicazioni semplici per prendersi cura dei 12 i fattori di rischio modificabili : l’istruzione, l’ipertensione arteriosa, i problemi di udito, il fumo, l’obesità, la depressione, l’inattività fisica, il diabete, le scarse relazioni sociali, l’eccessivo consumo di alcol, le lesioni cerebrali traumatiche e l’inquinamento atmosferico.

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