I vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto (Cet) si sono ritrovati per una settimana di esercizi spirituali, da lunedì 26 febbraio a venerdì 1 marzo, nella Villa San Carlo a Costabissara, della Diocesi di Vicenza. Gli esercizi sono stati predicati da don Giorgio Maschio, sacerdote della Diocesi di Vittorio Veneto, esperto in patrologia. La figura del vescovo nella vita e negli insegnamenti dei Padri della Chiesa è stato il filo conduttore di questi giorni di silenzio e ascolto. «Ci siamo soffermati soprattutto» ha detto don Maschio al termine dell’esperienza «su come alcuni Padri della Chiesa hanno concepito il loro ministero, ossia come qualcosa che nutre in tempi di difficoltà. Parecchi di loro sono vissuti, pensiamo ad esempio a Gregorio Magno, in un’epoca di grandi cambiamenti: ci sono le rovine di un mondo che sta passando e l’intuizione, che essi hanno, di un mondo nuovo che sta per nascere. Che cosa rende civile una società? Che cosa rende umana una vita? Quali sono le speranze per costruire una nuova epoca? Sono domande che emergono nel tempo dei Padri della Chiesa e la loro lungimiranza consiste nell’aver individuato alcuni grandi pilastri su cui fondarsi. E in questi giorni abbiamo meditato in particolare sul ministero della Parola, sulla celebrazione dell’Eucaristia, su che cosa vuol dire amare la Chiesa nella sua natura più intima».
Nel pomeriggio di venerdì 1 marzo i vescovi del Nordest hanno poi svolto una riunione ordinaria della Cet, in buona parte incentrata sull’incontro con i vertici della Caritas Italiana, con il presidente monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli (già membro della Cet come arcivescovo di Gorizia) e con il direttore don Marco Pagniello. Si è parlato fra l’altro del prossimo convegno nazionale Caritas che si terrà dall’8 all’11 aprile 2024 a Grado (con alcune tappe a Gorizia) e avrà come titolo «Confini, zone di contatto e non di separazione. “Non passare oltre senza fermarti” (Genesi 18,1-8)»: rappresenterà una preziosa opportunità non solo d’incontro tra i delegati delle Caritas diocesane provenienti da tutta Italia, ma anche quale occasione di conoscenza, condivisione e crescita per l’intero territorio.
Nel corso dell’incontro, infine, vi è stata la presentazione di iniziative ed itinerari speciali di pellegrinaggio in vista del Giubileo dell’anno 2025 lungo i percorsi culturali, artistici e spirituali della via “Romea Strata”.
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