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sabato 23 Novembre 2024,

Rinnovato il contratto nazionale di lavoro delle cooperative sociali

Aumenti medi di 120 euro al mese a regime nell’arco di un anno e quattordicesima mensilità.

Dopo un confronto durato un anno oggi, martedì 5 marzo, è stato firmato a Roma da Cisl Fp e Fisascat Cisl unitamente a Fp Cgil, Uil Fpl e UilTucs, il rinnovo del contratto collettivo della cooperazione sociale, che impiega oltre 400.000 addetti in tutta Italia e più di 9 mila addetti solo nelle province di Belluno e Treviso. Il via libera da parte dei lavoratori era già stato acquisito nel corso delle assemblee tenutesi nei posti lavoro.

«Un contratto che si inserisce nel tessuto socio-economico del nostro territorio – ha dichiarato Mario De Boni, segretario generale della Cisl Fp Belluno Treviso – essendo trasversale un po’ a tutti i settori produttivi, con particolare riferimento ad ambiti delicati quali il socio-sanitario-assistenziale e quello educativo, e che finalmente riconosce dal punto di vista economico lo sforzo e l’abnegazione del personale formato da un esercito di addetti che spesso operano nell’assistenza di minori, anziani e disabili, in un settore che spesso è legato agli appalti pubblici».

In quest’ottica di valorizzazione economica, il nuovo contratto, che avrà validità per tre anni, prevede un aumento tabellare, calcolato sul livello C1, a regime di 120 euro in tre tranche di cui la prima di 60 euro con decorrenza da febbraio 2024, 30 euro da ottobre 2024 e infine 30 euro da ottobre 2025 che si traducono in un incremento dello stipendio pari all’8,45%, ossia 120 euro al mese una volta a regime.

Prevista anche l’introduzione della quattordicesima mensilità inizialmente nella misura del 50%, che inizierà a maturare dal primo gennaio 2025, così come l’aumento della quota relativa all’assistenza sanitaria integrativa da 5 a 10 euro, l’integrazione da parte del datore di lavoro della maternità obbligatoria fino al 100%, l’incremento al 25% della clausola di stabilizzazione per il personale a tempo determinato, la costituzione di uno specifico osservatorio paritetico a livello nazionale e regionale su congruità, trasparenza e legalità degli affidamenti. Infine, in linea con altri contratti nazionali, viene riconosciuto il tempo previsto per la vestizione-svestizione pari a 15 minuti.

«Abbiamo potuto contare su una piattaforma che ha creato una base di partenza per sottoscrivere un contratto solido, con aumenti retributivi, ampliamento delle tutele e soprattutto competitivo per il mercato del lavoro», ha dichiarato Patrizia Manca, segretaria generale della Fisascat Cisl Belluno Treviso. «Crediamo che il giusto salario e la valorizzazione delle professioni sia un elemento imprescindibile e necessario per riconoscere il lavoro svolto con professionalità dalle tantissime lavoratrici e lavoratori che ogni giorno garantiscono assistenza con doti umane non sempre valorizzate».

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