«Giulia ci testimonia che in ogni tempo della vita possiamo essere amici di Gesù». Il vescovo Renato si è riferito alla bambina di 9 anni che aveva appena ammesso al catecumenato per iniziare l’omelia che sabato 18 maggio ha tenuto alla veglia di Pentecoste che ha celebrato a Sedico con la comunità locale e con quelle di Bribano e di Roe, insieme ai parroci don Sandro Gabrieli e don Giancarlo Gasperin, in una chiesa allietata dai canti del coro dei giovani e arricchita da tanti simboli che hanno aiutato la concentrazione e la riflessione dei presenti.
Nella sua omelia il Vescovo ha poi ricordato che possiamo essere amici di Gesù perché Lui stesso ci ha trattato da amici, e non da servi, comunicandoci tutto quello che aveva ricevuto dal Padre, cioè lo Spirito che, nella sua ricchezza, può essere chiamato anche amore, vita, energia, speranza… Di qui l’invito di monsignor Marangoni a riconoscere i doni di Dio che sono ovunque nella consapevolezza che lo Spirito – come ha sottolineato Papa Francesco – non vuole che siamo tutti uguali, ma che con le nostre diversità formiamo famiglia e armonia.
La nuova legge – ha continuato il Vescovo – commentando le sei letture che erano appena state declamate – consiste nell’ascoltare Gesù che ci invita a volerci bene, ad amarci e ciò è possibile grazie allo stesso Gesù che, risorto, ci ridona vita e ci fa portatori dello Spirito.
«Siamo qui – ha concluso monsignor Marangoni – per immetterci in questo grande movimento dello Spirito che dà vita e rinnova il volto della terra».
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