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lunedì 25 Novembre 2024,

Archeologia di montagna sulle Vette Feltrine

Serata divulgativa aperta al pubblico, giovedì 20 giugno presso il Casel di Vignui alle ore 20.30

Nel 2014 il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi ha avviato un progetto pluriennale di ricerca archeologica in Busa delle Vette, in Comune di Sovramonte, a 1.900 metri di quota, in uno degli scenari paesaggistici più belli del Parco.

Le ricerche, partite da un’idea di Piergiorgio Cesco Frare e Gabriele Fogliata (Arca – Gruppo Archeologico Agordino) sono state realizzate su concessione e in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Βelluno, Padova e Treviso. Gli scavi sono stati condotti dal professor Fabio Cavulli delle Università degli Studi di Trento e Federico II di Napoli e dal dottor Francesco Carrer dell’Università inglese di Newcastle (Mc Cord centre for Landscape).

Dopo i primi anni di indagini in Busa delle Vette le ricerche sono poi proseguite in Val di Lamen e prossimamente interesseranno anche l’area di Vignui. Il progetto di ricerca, che compie quest’anno i dieci anni di vita, è stato denominato UpLanD (Understanding the Evolution of Pastoral Landscapes in the Dolomiti Park) e ha l’obiettivo di ricostruire l’evoluzione dei paesaggi pastorali all’interno del Parco.

Dieci anni di lavoro hanno permesso di raccogliere moltissime informazioni sull’utilizzo dei pascoli e sulla frequentazione umana delle Vette Feltrine in un periodo che va dalla Preistoria fino all’epoca moderna.

Per presentare gli straordinari risultati di queste indagini e le prospettive future dei nuovi scavi a Vignui, l’Università Federico II di Napoli e quella di Trento, l’Università di Newcastle e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, hanno organizzato una serata divulgativa aperta al pubblico, che si terrà giovedì 20 giugno 2024 a Vignui (Feltre) presso la sala del Casel di Vignui alle ore 20.30.

Nel corso della serata sono previsti interventi dei responsabili scientifici delle ricerche archeologiche: Fabio Cavulli e Francesco Carrer.

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