Quasi due anni di lavoro, circa 380 soggetti coinvolti e oltre 3,5 milioni di euro investiti complessivamente dalla Fondazione. Giunge al termine l’azione emblematica Costruire futuro – Azioni di policy building per le comunità, lanciata a novembre 2022 da Fondazione Cariverona.
L’iniziativa, articolata in tre fasi, ha spinto i territori di Verona, Vicenza, Belluno, Ancona e Mantova ad andare oltre le logiche tradizionali dei bandi per misurarsi con sfide più complesse e orizzonti temporali più lunghi: quale futuro vogliamo costruire per le nostre comunità? Quale visione di sviluppo sostenibile immaginiamo per i nostri paesi e per le nostre città? Quali temi mettere in cima alla lista delle priorità? Tanto più in questo tempo, schiacciato sul presente e dominato da politiche di corto raggio.
Pertanto enti pubblici, attori del terzo settore, istituzioni, imprese, associazioni di categoria, scuole, eccetera – chiamati dalla Fondazione – hanno accettato la proposta di confortarsi con domande profonde ma allo stesso tempo determinati per orientare la crescita nel medio-lungo periodo dei territori.
Questo intenso lavoro di confronto e collaborazione – durato quasi due anni – è culminato nell’elaborazione di 16 agende strategiche: 5 per la provincia di Verona, 3 per le province di Vicenza, Belluno e Ancona, 2 per la provincia di Mantova. Questi documenti – presentati da partenariati pubblico-privati dopo un’attenta analisi dei contesti sociali ed economici e dei bisogni delle comunità – hanno provato a dare forma a nuove visioni di sviluppo sostenibile, che puntano a raggiungere obiettivi chiari e ben definiti per generare un cambiamento positivo sul territorio. Ogni rete di enti ha quindi individuato i temi da mettere in cima alla lista delle priorità, in coerenza con gli obiettivi strategici della Fondazione: dalle politiche giovanili al welfare, dalla cultura all’ambiente, dallo sviluppo locale alle politiche di inclusione. Le 16 agende – sviluppate complessivamente da 382 attori – sono articolate in 103 progetti, che a loro volta prevedono 454 azioni, per un valore complessivo potenziale di 125 milioni di euro.
Le 16 agende offrono quindi una preziosa cornice di riferimento all’interno della quali gli enti potranno via via collocare in maniera armonica – in un percorso di senso ragionato e condiviso – azioni, progetti e iniziative. Rappresenteranno, inoltre, un’ottima base di partenza per rispondere a nuovi bandi o accedere ad altri finanziamenti, a livello nazionale ed europeo. “Il programma ha portato gli attori locali a sviluppare un ragionamento condiviso sul futuro dei territori, che li ha aiutati a lavorare insieme, per obiettivi strategici comuni e concreti – ha aggiunto Filippo Manfredi, direttore generale – Mantenere uno sguardo alto e una visione chiara, investire sulle nuove sinergie per ottimizzare le risorse a disposizione, mettere a sistema le competenze di tutti sono forse le vere sfide alle quali rispondere per rilanciare la crescita sociale, economica e culturale dei nostri territori”.
Oltre ai percorsi di facilitazione, sviluppo e accompagnamento, il programma ha messo a disposizione anche risorse economiche. L’ultima fase si è infatti conclusa con il sostegno ai primi progetti esecutivi, con un fondo di 2,85 milioni di euro. Le iniziative da realizzare sono state concordate insieme agli enti coinvolti, dopo un attento lavoro di analisi delle agende. “Con un ulteriore impegno economico, abbiamo voluto avviare una prima implementazione delle visioni strategiche – ha proseguito Manfredi – Abbiamo scelto di sostenere azioni pilota, iniziative sperimentali o nuovi percorsi di facilitazione e consulenza che possano aiutare gli attori locali a passare dalla teoria alla pratica, generando i primi cambiamenti identificati nei documenti”.
Nella provincia di Belluno sono state sviluppate 3 agende strategiche sui temi della cultura, dell’ambiente e dello sviluppo locale. I partenariati – composti complessivamente da 101 partner – hanno come enti capofila la Magnifica Comunità del Cadore, l’Istituto Agrario Antonio Della Lucia di Feltre e la Fondazione Teatri delle Dolomiti. I primi progetti esecutivi verranno sostenuti con risorse per 530mila euro.
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