Domenica 30 giugno l’Ana Sezione Cadore Gruppo di Casamazzagno e il Comune di San Nicolò di Comelico celebreranno il 57° anniversario dell’eccidio di Cima Vallona, avvenuto il 25 giugno 1967, con una serie di cerimonie e iniziative che avranno luogo presso la Cappella Tamai.
Le celebrazioni inizieranno alle ore 7 con il raduno a Cappella Tamai e la partenza verso il sacello costruito sul luogo dell’attentato. Alle 8.30, a Forcella Cima Vallona, si terrà una cerimonia civile e religiosa con la deposizione di fiori e l’onore ai caduti.
Alle 10.30 avrà inizio la cerimonia ufficiale alla Cappella Tamai, con l’onore ai labari, vessilli e gagliardetti già schierati, seguito dall’alzabandiera e dalla deposizione di corone in onore dei caduti. Sono previste varie allocuzioni.
Alle 11.45 sarà celebrata la santa Messa e al termine il Comune di San Nicolò di Comelico offrirà un rinfresco, seguito dal tradizionale “rancio alpino” a cura del Gruppo Alpini di Casamazzagno.
La commemorazione ricorderà in particolare le figure di quattro uomini caduti durante l’attentato avvenuto a Cima Vallona.
Il capitano dei Carabinieri Francesco Gentile, Medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria, era comandante di un reparto speciale per la lotta contro il terrorismo in Alto Adige. Gentile, noto per le sue capacità e il suo coraggio, si trovava sul luogo dell’attentato per dirigere le operazioni, quando un ordigno esplosivo pose fine alla sua vita.
Il sottotenente Paracadutista Mario Di Lecce, Medaglia d’argento al Valor Militare alla memoria. Di Lecce, comandante di un nucleo antisabotaggio, più volte dimostratosi coraggioso nelle rischiose missioni compiute nel corso della lotta contro il terrorismo in Alto Adige, venne scelto per la pericolosa missione nella zona di Cima Vallona, dove perse la vita a causa di un ordigno esplosivo.
Il sergente Paracadutista Olivo Dordi, Medaglia d’argento al Valor Militare alla memoria. Dordi, artificiere di un reparto speciale antisabotaggio, partecipante a numerose operazioni di ricerca e di disattivazione di ordigni esplosivi collocati dai terroristi, morì durante un intervento conseguente all’attentato dinamitardo a Cima Vallona.
L’alpino Armando Piva, Medaglia d’argento al Valor Militare alla memoria. Piva, radiofonista alpino, si offrì volontario per una rischiosa azione di rastrellamento conseguente all’attentato di Cima Vallona, rimanendo mortalmente ferito dall’esplosione di un ordigno.
Queste figure, ricordate per il loro coraggio e spirito di sacrificio, rappresentano un esempio fulgido di dedizione al dovere e alla patria. Le celebrazioni di quest’anno intendono rendere omaggio al loro eroismo e mantenere viva la memoria di un evento provocato dai terroristi dell’Alto Adige che ha segnato profondamente la comunità di San Nicolò di Comelico oltre all’Italia tutta.
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